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Assemblea delle realtà migranti e antirazziste: cosa è stato deciso

martedì 26 gennaio 2010

Comunicato conclusivo dell'Assemblea nazionale delle realtà migranti ed antirazziste
che so è tenuta a Roma lo scorso 24 gennaio

«Le drammatiche vicende di Rosarno sono un'espressione dell'offensiva razzista e contro i diritti dei lavoratori in corso nel nostro paese.
L'assemblea solidarizza con le ragioni che hanno spinto gli immigrati di Rosarno a ribellarsi reagendo allo sfruttamento, alla criminialità organizzata e agli attacchi razzisti.
La politica repressiva del Governo colpisce gli immigrati e alimenta xenofobia e razzismo nella nostra società.
Queste vicende rafforzano l'esigenza di costruire una rete permanente di collegamento tra le diverse realtà di migranti e antirazziste sulla base della piattaforma del 17 Ottobre per rendere più stabile e efficace l'iniziativa.
L'asemblea esprime la necessità di articolare territorialmente le mobilitazioni in solidarietà con gli immigrati di Rosarno, impegnandosi a sviluppare prioritariamente iniziative per la libertà degli immigrati e dei rifugiati provenienti da Rosarno ancora rinchiusi nei CIE di Bari e Crotone affinchè sia loro concesso un permesso di soggiorno per motivi umanitari. L'assemblea si impegna a sostenerere iniziative e mobilitazioni eventualmente promosse in Calabria, compresa la convocazione di un incontro nazionale da realizzarsi ad Aprile come momento di approfondita riflessione comune.
L'assembela si pronuncia per promuovere una forte campagna di sensibilizzazione antirazzista a partire dal mese di marzo.
Decidiamo, anche in solidarietà con i migranti francesi promotori dello sciopero del 1° Marzo e raccogliendo lo spirito dei promotori del Comitato 1° Marzo, di indire per quella stessa data una giornata di forte mobilitazione nazionale sulla base della piattaforma del 17 Ottobre e in special modo per la regolarizzazione di tutti gli immigrati e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, riconoscendo il valore politico delle lotte dei migranti in particolar modo quando investono il terreno dei rapporti di lavoro.
Ogni realtà territoriale articolerà l'iniziativa attraverso forme diverse compreso lo sciopero là dove se ne presenti la possibilità concreta a partire dai posti di lavoro.
Sosteniamo inoltre l'esigenza di convocare uno sciopero generale sui temi del lavoro migrante.
Ci adoperiamo fin d'ora ad organizzare dal basso un Convegno le cui modaltà e forme saranno discusse nella prossima assemblea».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Invito il comitato primo marzo a far propria la piattaforma portata in piazza il 17 ottobre da duecentomila tra migranti, lavoratori, associazioni e sindacati.

I punti essenziali per una base di lotta comune:

• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro

26 gennaio 2010 alle ore 18:29
Anonimo ha detto...

Regolarizzazione per tutti, no ai respingimenti, diritto al lavoro alla casa ecc......Chi ci pensa a fare tutte queste belle cose per milioni di disgraziati che verrebbero in Italia una volta cadute tutte le limitazioni come voi auspicate ? Non c´é lavoro neanche per i nostri pochi figli, lo create voi ? Mi vien da piangere a pensare a che livello di demagogia arriva certa gente.

28 gennaio 2010 alle ore 16:36
Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo per un'articolazione locale, non c'è ancora una forte pressione che è necessaio riunire. Una manifestazione nazionale, e l'idea di un Congresso Nazionale potrebbe anche essere buona.

28 gennaio 2010 alle ore 22:36

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