PER
NON DIMENTICARE MAI
GIORNATA DELLA MEMORIA PER I MIGRANTI MORTI
Questa
giornata nasce dal desiderio di NON DIMENTICARE MAI i
migranti vittime e colpevoli di aver osato cercare un luogo dove
vivere meglio.
Dal
1988 sono morti circa 17856 persone nel tentativo di varcare le
frontiere dell'Europa. In maggioranza giovani, hanno lasciato il
paese di origine in un viaggio di non
ritorno.
E' lecito domandarsi dove questi giovani siano finiti.
Da
anni infatti, alcune famiglie dall'Africa, dall'Asia, dal sud del
mondo continuano ad interrogarsi su queste misteriose scomparse ma
il loro appello finisce nel totale disinteresse delle istituzioni dei
paesi d'origine e di tutta la stampa e comunità internazionale.
Trappole,
centri di detenzione e barriere alle frontiere vengono costruite per
fermare il flusso di essere umani dal sud al nord. I migranti vengono
cinicamente respinti, lasciati morire, resi oggetto di ogni
violenza, privati della loro libertà, confinati. Il mar
mediterraneo che per gli italiani è soprattutto luogo di mete
turistiche, è per gli immigrati provenienti dalle sponde africane
luogo di tragedia, violenza e morte.
Splendidi
luoghi naturali quali
il deserto del Sahara, il monte Sinai e tanti altri sono
diventati testimoni di stragi di innocenti per sostenere un sistema
politico-economico-culturale sempre più in decadenza.
Perché
tanto silenzio intorno a queste vittime della politica delle
frontiere? In tempo di crisi c'è chi pensa che parlare di migranti
sia inutile. Mai come in questo momento occorre essere tutti uniti
per ricreare un nuovo sistema che non lasci nessuno indietro! Essendo
una mancata presa di posizione,il silenzio è il peggior complice di
questa tragedia e contribuisce ad aumentare la xenofobia.
Promuoviamo
il 2 novembre, un evento laico, inter-religioso, internazionale,
non-violento, affinchè possa risvegliare la coscienza umana che si
oppone alle logiche perverse di coloro che, in nome di un nuovo
ordine mondiale, in realtà stanno operando per creare una
restaurazione che ci coinvolgerà tutti e ci renderà più poveri e
meno liberi.
Bastano
pochi secondi con un pensiero, una candela accesa, una parola, un
fiore,un piccolo gesto, per far rivivere in questa giornata quelli
che sono scomparsi.
In
alcune località d'Italia intere comunità si fermeranno per
richiamare la nostra attenzione sulle vittime di un sistema mondiale
repressivo, nel quale il migrante è diventato il capro espiatorio.
E'
il caso di Imola con un appuntamento sul ponte delle acque,
organizzato dal comitato primo marzo e dall'associazione Giù le
Frontiere: molte persone si ritroveranno per spargere petali di
fiori nel fiume;nel cimitero di Lampedusa (nell'angolo delle vittime
senza nome) e nei diversi luoghi di culto in tutta la penisola si
potranno depositare fiori e accendere una candela.
Aderisci
anche tu a questa giornata in memoria dei migranti per NON
DIMENTICARE MAI.
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