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Primo Marzo, ritorna lo Sciopero degli stranieri

lunedì 29 novembre 2010

L'avventura del Primo Marzo è cominciata esattamente un anno fa: il 29 novembre del 2009, verso sera, creavamo questo blog e il gruppo FaceBook, che in poche settimane avrebbe raccolto migliaia di adesioni, e invitavamo tutti a domandarsi che cosa sarebbe potuto accadere in Italia se gli immigrati fossero "spariti" improvvisamente per un giorno.
L'articolo di Giuseppe Culicchia, uscito qualche settimana dopo sulla Stampa, in cui si descrivevano problemi, disagi e smarrimento di un'immaginaria giornata senza immigrati è al riguardo incredibilmente illuminante e vi invitiamo a rileggerlo.
Il Primo Marzo 2010 ovviamente gli immigrati non sono spariti, ma è stato il giorno in cui con gli autoctoni hanno espresso la volontà di opporsi al razzismo della piazza e a quello delle istituzioni, alla strumentalizzazione della paura, alla costruzione di false emergenze, alla logica del "divide et impera".
Il Primo Marzo 2010 è stato il giorno in cui la società civile ha preso l'iniziativa e l'Italia si è presentata per ciò che è: un paese multiculturale, meticcio, misto dove tra "noi" e "loro", tra vecchi e nuovi cittadini non può essere tracciata più una linea netta di demarcazione.
E'stato anche il giorno dello "sciopero degli stranieri", di quanti cioè si sentono "estranei al clima di razzismo che avvelena l'Italia del presente". Laddove le organizzazioni sindacali lo hanno reso possibile, raccogliendo un'istanza che arrivava dal basso, il lavoro è stato interrotto per qualche ora o per un giorno intero, per sottolineare in modo ancora più forte l'adesione a certi valori: l'antirazzismo, la mixité, la solidarietà, il rispetto dei diritti umani.
L'anno che è trascorso è stato segnato da momenti di consapevolezza importanti: dalla manifestazione dei braccianti indiani a Latina, allo sciopero delle rotonde in Campania, alle proteste di Brescia e di Milano contro la sanatoria truffa, alla manifestazione di Bologna Agire contro il razzismo per i diritti di tutte e tutti.
Ieri a Firenze c'è stata un'affollata assemblea convocata dalla Rete Antirazzista per decidere come andare avanti in questa stagione di rivendicazioni e lotte, rispetto alla quale noi rinnoviamo l'appoggio e la solidarietà ai migranti asserragliati sulle gru e sulle torri e a tutti i "truffati" dalla santoria del 2009.
La situazione politica italiana è quanto mai confusa e non è facile fare previsioni per i mesi a venire. Noi comunque siamo e restiamo dalla parte dei migranti e di chi lotta per costruire una società più giusta e accogliente, siamo decisi a contrastare il razzismo istituzionale utilizzando ogni mezzo legale a disposizione a partire dallo sciopero.
In questo quadro, raccogliendo le sollecitazioni che arrivano dal territorio e dai comitati locali, la rete Primo Marzo sta definendo la propria piattaforma e avvia i preparativi per la giornata del Primo Marzo 2011.
A un anno esatto di distanza apriamo una nuova pagina FaceBook (Primo Marzo 2011 - Sciopero degli stranieri) e chiediamo la partecipazione e il sostegno di tutti, attraverso la costituzione di comitati locali, l'adesione di singoli e associazioni, e sempre sotto il segno della non violenza, della mixité e della trasversalità (cfr. il manifesto programmatico del Primo Marzo).
Il nostro desiderio che il Primo Marzo 2011 sia una giornata ancora più partecipata del Primo Marzo 2010, che l'opzione sciopero generale sia rilanciata, che il respiro internazionale sia ancora più marcato e che si riesca a lasciare un segno ancora più profondo.

Lettera aperta a Maroni e Sacconi

giovedì 18 novembre 2010

LAVORO DIGNITA’ RISPETTO

Lettera aperta al Ministro Maroni e al Ministro Sacconi

Con questo appello, le organizzazioni firmatarie, chiedono al governo italiano e alle istituzioni competenti di intervenire sulla situazione di emergenza in cui vivono migliaia di migranti residenti nel nostro Paese.
Richiamano all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la condizione critica in cui vivono i cittadini migranti, tra i più colpiti dalle conseguenze della crisi economica, e sottolinea come la negazione dei diritti colpisce tutti e si estende man mano dai più deboli, quali i migranti, a tutti i lavoratori.
Chiediamo ai Ministri Maroni e Sacconi di aprire un tavolo di trattativa, che possa individuare soluzioni serie e strutturali contro il lavoro nero e per i diritti degli immigrati, con priorità a:
• il contrasto allo sfruttamento del lavoro nero, attraverso il recepimento della Direttiva Europea 52, l’applicazione e l’estensione dell’articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all'irregolarità del lavoro;
• un percorso di emersione strutturale che, oltre a riconoscere il permesso di soggiorno a chi è stato truffato nel corso dell'ultima sanatoria e a chi è rimasto vittima della circolare Manganelli, offra la possibilità di uscire dalla schiavitù e dallo sfruttamento a centinaia di migliaia di migranti, costretti all’irregolarità del soggiorno;
• una proroga del permesso di soggiorno per chi oggi ha perso il lavoro e fatica a reperirne uno nuovo, senza che incomba la minaccia di espulsione;
• un intervento sulla situazione di estrema difficoltà in cui versano gli sportelli Unici per l’immigrazione che, per effetto della manovra finanziaria sono costretti a licenziare 1300 operatori che sono oltre il 50% del totale degli addetti.
Il 18 novembre prossimo saremo presenti con presidi e assemblee che si svolgeranno a Roma e in molte città capoluogo con la richiesta di essere ascoltati dal Governo e dai Prefetti.

Gli immigrati e tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, hanno bisogno di atti concreti e responsabili.

ACLI, ANTIGONE, ARCI, ASGI, CGIL, CIR, CNCA, EMMAUS ITALIA, FCEI, LIBERA, TERRA DEL FUOCO, PROGETTO DIRITTI ONLUS, SEI-UGL, MOVIMENTO PRIMO MARZO

Da Bologna grazie a tutti

lunedì 15 novembre 2010

13 novembre 2010: Bologna è di nuovo la città dei migranti.
Con lo slogan "Agire contro il razzismo per i diritti di tutte e di tutti" una grande manifestazione ha sfilato per il centro cittadino.
Oltre seimila persone provenienti da tutta l'Emilia Romagna e anche oltre hanno risposto all'appello lanciato dalla rete Primo Marzo bolognese contro il razzismo istituzionale e contro ogni forma di razzismo. Il grande successo della manifestazione è stato quello di consegnare ancora una volta, dopo il 1 marzo, la parola ai migranti, i veri protagonisti della giornata. Il segnale più importante contro quelle leggi che rendono sempre più ricattabile e sfruttabili i migranti sia sul lavoro che nella quotidianità. Sabato i migranti hanno dimostrato ancora una volta che non cedono a questo ricatto, dando un grande senso di forza a tutto il movimento. Con loro anche tantissimi italiani che hanno capito che l'attacco ai diritti dei migranti e la criminalizzazione degli irregolari migranti mette in pericolo i diritti di tutti, perché indica dei nemici verso il basso, mentre dal lavoro alla scuola la cittadinanza di tutti è svuotata.
Sabato migliaia di persone hanno rivoluto al governo e a tutte le forze politiche e sindacali delle rivendicazioni precise: la regolarizzazione di tutti i migranti che hanno fatto domanda per la sanatoria truffa del 2009; - il mantenimento del permesso di soggiorno per i migranti colpiti dalla crisi - una regolarizzazione slegata dal lavoro e dal salario; - la cancellazione del contratto di soggiorno per lavoro; - l'eliminazione dei CIE. Durante la manifestazione, un collegamento in diretta è stato fatto con la lotta di Brescia e di Milano. La manifestazione ha dato un sostegno totale ai migranti sulla gru e sulla torre. Sostiene le loro rivendicazioni a partire dalla regolarizzazione e dalla liberazione dei fermati e dei migranti rinchiusi nei CIE dopo la violenta repressione messa in atto dalla polizia a Brescia nelle scorse settimane.
Ringraziamo tutti quelli che hanno manifestato, credendo nella possibilità di un'Italia non razzista e multietnica. Crediamo poi che tutti, a partire dalle organizzazioni, ai partiti e ai sindacati che hanno condiviso i contenuti della manifestazione, debbano dare un segnale forte e intervenire in tutte le sedi possibili, affinché si risolva senza conseguenze per coloro che l'hanno portata avanti la difficile lotta dei migranti che dal 30 ottobre sono sulla gru di Brescia.
Su queste basi continuerà il nostro percorso.

Agire contro il razzismo, testimonianze da Bologna

domenica 14 novembre 2010

13 novembre 2010. Bologna
CrossingTV ha raccolto le testimonianze di alcuni partecipanti alla grande manifestazione regionale contro il razzismo, per rivendicare i diritti fondamentali dei cittadini immigrati e dei loro figli e in solidarietà ai lavoratori sulla gru a Brescia.
Il corteo, che è stato organizzato dal Comitato Primo Marzo, ha visto sfilare più di 6000 persone per le vie bolognesi.

interviste di Yasas Navaratne
riprese di Cristina Donno
montaggio di Silvia Storelli
ringraziamo tutti gli intervistati

http://www.crossingtv.it/video/generazioninazione/episodio-183-agire-contro-il-razzismo?ref=nf

Assemblea pubblica sulla "Sanatoria Truffa" a Trieste

Comunicato Stampa


RILANCIAMO LA LOTTA CONTRO LA SANATORIA-TRUFFA

E PER I DIRITTI


Grazie alla determinata lotta degli immigrati di Brescia e Milano e a tutti i solidali che si stanno mobilitando in tante altre città, la questione della “sanatoria-truffa” è tornata alla ribalta. In tutta Italia sono migliaia le persone cadute in questa trappola micidiale, colpevoli solo di aver cercato di uscire dalla clandestinità. La posta in gioco non è solo il rilascio dei permessi di soggiorno, ma si inserisce in più ampio contesto di lotte per la conquista dei diritti negati e della dignità.

Dignità e diritti non hanno passaporto né cittadinanza, ed è per questo che la lotta viene condivisa da italiani e stranieri, da regolari e irregolari. Di fronte alla continua erosione dei diritti diventiamo tutti clandestini.

Nell’esprimere la nostra totale solidarietà agli immigrati e antirazzisti in lotta, vittime a Brescia anche della violenza poliziesca, vogliamo ribadire che la questione è tutta politica e che non può essere risolta con qualche concessione caritatevole, magari solo a chi sta sulle gru o sulle torri, ma deve riguardare tutti e tutte.

Anche nella nostra città ci mobiliteremo nelle prossime settimane per far riemergere la questione nei tempi e nei modi che riterremo più utili ed efficaci, per tornare a chiedere a gran voce:

- che vengano conclusi tutti i procedimenti di regolarizzazione ancora aperti, con rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o per attesa occupazione;

- che venga estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilità per gli stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di regolarizzare la propria posizione;

- che venga ritirata la circolare del Ministero dell’interno del 17 marzo 2010 che prescrive alle questure di negare la regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza all’ordine di espulsione;

- che la possibilità di regolarizzazione non sia preclusa a coloro che hanno ricevuto un precedente decreto di espulsione in area Schengen


Comitato Primo Marzo di Trieste

primomarzo2010trieste@gmail.com

Altre immagini da Bologna...

per gentile concessione di Nosheen del Comitato Primo Marzo di Carpi.








A Bologna, contro il razzismo, per i diritti di tutte e tutti






















La manifestazione di Bologna, la prima di respiro extralocale che il movimento Primo Marzo abbia organizzato dal Primo Marzo scorso, è stata un successo: più di 5000 persone provenienti in prevalenza dall'Emilia, ma anche da altre regioni italiane, hanno sfilato pacificamente, riempiendo la città di colori, di suoni e soprattutto di idee e di pensieri.
Le fotografie che pubblichiamo sono opera di Chiara Tolomelli.

Proteste dei lavoratori stranieri: Primo Marzo è con ASGI

giovedì 11 novembre 2010

ASGI - Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
Comunicato Stampa sulla protesta dei lavoratori stranieri in attesa di regolarizzazione

Di fronte al diffondersi in Italia di azioni di protesta di lavoratori stranieri che manifestano il loro umano disagio per l’intollerabile attesa di molti mesi per il rilascio del permesso di soggiorno o per la definizione della istanza di regolarizzazione presentata nel 2009, a causa di impedimenti rilevati dalle Questure per la presenza di datori di lavoro infedeli o truffatori o sfruttatori o di precedenti procedimenti penali derivanti dal mancato rispetto dell’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale, l’ASGI:

1) condivide le ragioni della protesta

2) ricorda l’importanza di rispettare la vita e la sicurezza di tutti e l’esigenza che le forze di polizia e i manifestanti evitino in tutti i modi azioni violente o autolesioniste che possano mettere in pericolo l’incolumità o la vita di chiunque;

3) ricorda agli uffici centrali e periferici del Ministero dell’Interno che agli stranieri per i quali sia stata presentata domanda di regolarizzazione e che siano rimasti vittime di truffe o di datori di lavoro che si rifiutano di perfezionare la regolarizzazione, sfruttando nel frattempo il loro lavoro irregolare, o che siano rimasti vittima di grave sfruttamento lavorativo, può essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale in base all’art. 18 del testo unico delle leggi sull’immigrazione d.lgs. n. 286/1998 e in sintonia con la circolare del Ministero dell'interno 3 agosto 2007 che espressamente consente il rilascio di quel titolo a coloro che siano vittime di sfruttamento lavorativo in condizioni irregolari;

4) ricorda al Governo che la regolarizzazione del 2009 è stata consentita solo per alcune categorie di lavoratori stranieri (le cd. badanti) e dunque discriminando tutti gli altri pur notoriamente presenti irregolarmente sul territorio italiano;

5) ricorda al Governo e al Parlamento che la principale causa della irregolarità degli stranieri (cd. clandestinità) è provocata dalle stesse leggi dello Stato, che escludono qualsiasi possibilità di ingresso regolare per cercare lavoro, così come dalle lunghissime e burocratiche procedure amministrative che possono essere intraprese se il Governo decida di emanare il decreto flussi;

6) ricorda al Governo che dal 2008 non ha più voluto emanare il decreto flussi per lavoro subordinato, così incentivando la massa di lavoratori stranieri impiegati in nero, nel contempo incentivando anche l’evasione fiscale e previdenziale da parte dei datori di lavoro;

7) ricorda al Governo che questa miope politica dell’immigrazione crea solo gravissimi danni al Paese e alle persone che vi lavorano onestamente, ed impedisce che vi sia integrazione tra la popolazione straniera e quella italiana;

8) fa presente che le situazioni di tensione si moltiplicano anche perché i tempi e i modi per il rilascio dei permessi di soggiorno sono troppo lunghi, ben oltre il termine massimo di 20 giorni prescritto dall’art. 5 del testo unico delle leggi sull’immigrazione emanato con d.lgs. n. 286, norma che il Ministero dovrebbe al più presto implementare su tutto il territorio con adeguate misure organizzative, strutturali e finanziarie, per assicurare che quel misto di insicurezza pubblica, di proteste e di insipienza si trasformi in un pericolo non soltanto per la sicurezza degli stranieri, ma anche per la sicurezza di tutta la collettività nazionale.

9) osserva che il governo dell’immigrazione non può essere affidato a leggi inutilmente restrittive e a successive regolarizzazioni, ma occorre l’approvazione di riforme legislative che prevedano una disciplina lungimirante degli ingressi, dei soggiorno, dell’accesso al lavoro, e rispettosa delle norme costituzionali, internazionali e comunitarie, perché altrimenti situazioni come quelle odierne sono destinate a ripetersi senza dare alcuna sicurezza alla collettività.

CHIEDE

a. che vengano conclusi tutti i procedimenti di regolarizzazione ancora aperti, con rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o per attesa occupazione;

b. venga estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilità per gli stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di regolarizzare la propria posizione;

c. venga ritirata la circolare del Ministero dell’interno del 17 marzo 2010 che prescrive alle questure di negare la regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza all’ordine di espulsione;

d. venga superata la preclusione della cd. inammissibilità Schengen per le regolarizzazioni.

ASGI – Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione

9 novembre 2010

Brescia Milano Bologna: agire contro il razzismo!

lunedì 8 novembre 2010

SOLIDARIETA' AI MIGRANTI E AGLI ITALIANI CHE A BRESCIA STANNO COMBATTENDO CONTRO IL RAZZISMO E LE DISCRIMINAZIONI.
LA LOTTA CONTRO IL RAZZISMO E' LOTTA PER I DIRITTI DI TUTTE E DI TUTTI

A partire dalle sei del mattino dell'8 novembre, con un'operazione di polizia sconsiderata e oltre modo violenta, il presidio permanente sotto la gru di Brescia è stato sgomberato e decine di attivisti, migranti e italiani, sono stati arrestati. L'intera zona è in stato d'assedio, sono vietati gli assembramenti di più di cinque persone anche alle fermate dell'autobus. Ma l'obiettivo di isolare i migranti sulla gru non è stata raggiunto: sotto la gru, con loro e per loro continuano a esserci decine e decine di persone!
Di fronte a questa situazione d'emergenza, il movimento Primo Marzo invita tutti a manifestare la propria solidarietà. In particolare, lo fa a partire dall'Emilia Romagna e da Bologna, dove da mesi siamo impegnati nell'organizzazione della prima manifestazione regionale contro il razzismo e per i diritti di tutte e tutti.
Le nostre parole d'ordine sono le stesse di Brescia, per questo rilanciamo la partecipazione alla manifestazione di sabato 13 novembre e invitiamo alla mobilitazione
A Bologna con Brescia e con Milano, italiani e immigrati ancora una volta insieme, per la libertà e i diritti dei migranti, per la liberazione immediata di tutti i fermati!

Coordinamento Nazionale Primo Marzo
Comitato Primo Marzo Bologna

Brescia-Bologna, è la stessa lotta

giovedì 4 novembre 2010

Riceviamo (da Presidio migranti sopra e sotto la gru – via S. Faustino, Brescia e Associazione Diritti per tutti - Brescia) e pubblichiamo.

«Siamo saliti sulla gru per i nostri diritti, per non essere continuamente sfruttati, per uscire dalla clandestinità. Non vogliamo più essere invisibili, merce di scambio di padroni senza scrupoli. Abbiamo preso la parola e facciamo la nostra parte da protagonisti. Dobbiamo costruire occasioni di incontro, percorsi comuni che ci diano speranza. Sperimentare lotte che spiazzino il razzismo delle istituzioni mettendo al centro la precarietà che viviamo sui luoghi di lavoro e nella società.
Battersi contro le sanatorie truffa, il pacchetto sicurezza, il permesso a punti e chiedere che il permesso di soggiorno non sia più legato a un contratto di lavoro sono gli obiettivi che ci accomunano.
Per questo invitiamo tutti i migranti e gli antirazzisti a partecipare alla manifestazione di Brescia di sabato 6 novembre.
Per questo saremo il 13 novembre alla manifestazione di Bologna insieme ai fratelli che scenderanno in piazza.
Basta truffa! Basta pagare! Abbiamo la forza? Sì».

Il Coordinamento Nazionale Primo Marzo è solidale con la protesta dei migranti di Brescia e invita tutti i comitati territoriali a organizzarsi e a partecipare alla manifestazione di sabato 6 novembre.

13/11 contro il razzismo, per i diritti di tutti

SABATO 13 NOVEMBRE: PRIMA MANIFESTAZIONE REGIONALE DEI/CON I MIGRANTI CONTRO IL RAZZISMO E LA BOSSI-FINI. UN’OCCASIONE DA NON PERDERE
Il 1° marzo in decine di città italiane centinaia di migranti hanno scioperato contro la legge Bossi-Fini, con loro hanno manifestato migliaia di persone. A Bologna diverse aziende hanno proclamato scioperi che hanno visto insieme migranti e italiani. Una manifestazione grande oltre ogni previsione ha attraversato il centro cittadino, mostrando come la lotta dei migranti sia stata capace coinvolgere tutti, in un percorso per la fine dei ricatti e l’estensione dei diritti, proprio a partire da quelle lavoratrici e quei lavoratori su cui pende il ricatto più grande: quello del razzismo, della clandestinità, della detenzione amministrativa nei CIE e dell’espulsione.
Nella crisi economica, i migranti sono doppiamente colpiti: oltre alla perdita del lavoro e della casa, sono sottoposti al rischio di perdita del permesso di soggiorno. La clandestinità viene usata per ricattare e far credere che chi è colpito dalla crisi sia un nemico da espellere. Ma i dati dicono che il contributo dei migranti al PIL di questo paese cresce continuamente, e che i contributi versati da lavoratrici e lavoratori migranti superano di gran lunga i servizi di cui usufruiscono.
Dopo la grande manifestazione nazionale promossa dalla FIOM a Roma, in cui stata rilanciata la lotta per l’estensione dei diritti e la campagna per uno sciopero generale in Italia, su queste cose non si può più tacere.
A Bologna il 13 novembre l’intera regione scenderà in piazza contro la legge Bossi-Fini, per dire che nella crisi rifiutiamo la contrapposizione tra migranti e italiani, per dire che il razzismo è uno strumento usato per far pagare ancora una volta a tutte le lavoratrici e ai lavoratori il prezzo della crisi. L’attacco del razzismo istituzionale contro i migranti è stato ed è uno strumento per attaccare i diritti di tutte e di tutti. Per questo la lotta dei migranti e contro la Bossi-Fini riguarda tutte e tutti e il 13 ottobre migranti e italiani manifesteranno insieme.
L’appello, lanciato questa estate dopo un’assemblea regionale, ha già raccolto decine di adesioni da tutta la regione: coordinamenti, associazioni, reti, sindacati hanno aderito e si stanno mobilitando per la riuscita della giornata. Numerose anche le adesioni da fuori regione. In allegato la lista aggiornata ad oggi, volantino e manifesto dell’iniziativa.
Il concentramento è fissato sabato 13 novembre alle 14.30, in piazza XX settembre a Bologna.
La stampa è convocata per una conferenza stampa di presentazione della manifestazione, delle adesioni e del percorso del corteo il giorno martedì 9 novembre alle ore 12 in piazza Roosevelt, di fronte alla Prefettura.

Comitato Primo Marzo Bologna

Lista delle adesioni (aggiornata al 4 novembre 2010)
Comitato Primo Marzo 2010 Bologna
Coordinamento Migranti Bologna e provincia
Centro Sociale TPO Bologna
Associazione Ya Basta! Bologna
Associazione Sokos -Bologna
Coordinamento Migranti Castel Maggiore (BO)
Associazione della Sinistra – Bologna
Gruppo Prometeo (Studenti di Medicina dell'Università di Bologna).
Bartleby – Spazio Autogestito – Bologna.
Comitato NoPacchettosicurezza Reggio Emilia -Reggio Emilia
Cominciamo Insieme, associazione marocchina di Casalecchio di Reno - Bologna
Associazione Hilal sportiva e culturale marocchina di Baricella (BO)
Associazione albanese Skandenberg
Associazione senegalese Chek Anta Diop
Associazione delle famiglie senegalesi
PresseAfrique
Associazione Sopra i Ponti (BO)
Comunità Pakistana Bologna
Scuola dI Italiano con migranti XM24 - Bologna
Lab.Aq16 Reggio Emilia
Associazione Città Migrante
Associazione Rumori Sinistri - Rimini
Riminesi globali contro il razzismo Rimini
Associazione interculturale DAWA - Modena
Associazione Africa Libera - Carpi
Associazione Tanzaniani in Italia – Castelfranco Emilia
Diaspora africana centre - Modena
Associazione Donne migranti per la Pace - Modena
Movimento Federalista Europeo – Bologna
Movimento Federalista Europeo – Emilia Romagna
Casa Cantoniera Autogestita - Parma
Associazione Perchèno? - Parma
Partito Comunista dei Lavoratori – Bologna
Associazione culturale InMovimento
Consulta distrettuale dei migranti del distretto pianura est
Associazione assistenti sociali senza frontiere (ASSF),
Partito della Rifondazione Comunista di Bologna
Bologna Magazine
IDV ( Italia dei Valori) - Bologna e provincia
Unione delle Associazioni del Marocco in Emilia Romagna
Fabbrica di Nichi – Bologna
IO-CI-METTO-LA-FACCIA-E-TU-CENTOMILA-FACCE-DA-ANTIRAZZISTA
Sinistra Ecologia Libertà Modena
Sinistra Ecologia Libertà Casalecchio di Reno
Sinistra Critica Bologna
Popolo viola Bologna
Associazione Dounya - Carpi
Nodo Sociale Antifascista – Bologna
FIOM Emilia Romagna
FIOM CGIL Modena
FIOM – Bologna
FIOM CGIL – Ferrara
FIOM – Reggio Emilia
FIOM – CGIL – Forlì
FIOM - Parma
Coordinamento Migranti FIOM Parma
USI - AIT
Albania News
Cestas – Bologna
Amicizia Fra i Popoli - Palermo
Associazione. LIVELLO 57
CrossingTV
Associazione CrossLAB
Spazio Sociale XM24
Spazio Sociale Studentesco
Associazione Mondo
COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti)
Emergency – gruppo di Reggio Emilia
Associazione Culturale "Carlo Giuliani" di San Lazzaro
Ya Basta! – Reggio Emilia
"Primo Moroni" delle Nuova Casa del Popolo di Ponticelli
Gruppo Bologna Prende Casa
Coordinamento Migranti Basso Mantovano
USI – AIT
Unione Sindacale di Base - Bologna
Unione Territoriale PD Imola
Comitato Primo Marzo 2010 Nazionale – Una giornata senza di noi
Comitato Primo marzo 2010 Imola
Comitato primo marzo 2010 Modena
Comitato primo marzo 2010 Nonantola
Comitato primo marzo 2010 Carpi a Bassa Modenesi
Comitato Primo marzo 2010 Firenze
Comitato primo marzo 2010 Pordenone
Comitato Primo marzo 2010 Milano
Comitato Primo marzo 2010 Bolzano
Comitato Primo marzo 2010 Pavia
Comitato Primo marzo 2010 Milano
Comitato Primo marzo 2010 Cagliari
Comitato Primo marzo 2010 Bolzano
Comitato Primo marzo 2010 Roma
Comitato primo marzo 2010 Varese
Comitato primo marzo 2010 Mantova