Chi siamo

Come fare il 1° Marzo 2014

Bakeca

Contatti

venerdì 28 febbraio 2014













































Adesioni
Aderiscono: CGIL, CISL, UIL, ARCI, Ass. Camerunesi, ANOLF, , Ass. Burkinabè, Italia-Nicaragua, Ass. Senegalesi Lecco, Rete Radie Resch, Les Cultures Onlus, Comunità di Via Gaggio, La casa sul pozzo,Ass. volontari Namaste Missioni Consolata, Ale.G, Pax Christi, L’angologiro, Progetto Mondo Mlal, Mir sada, Ass.Togolesi, Ass. Costa d’avorio, Ass. Ghanesi, Ass. Perùani, Ass. Bangladesh, Associazione sportiva C.F.S, ACLI, ANPI, AGPL, Associazione Turchi di Lecco (Alevite Bectasi), UDI,Telefono Donna Lecco, Caritas, Somubi Women’s Progress, Associazione della Costa D’Avorio, Associazione Les Femmes Vaillantes di Lecco, Associazione Cittadini del Kosovo, Mirage Burkina.
 FB/ comitato noi tutti migranti – lecco
noituttimigrantilecco@gmail.com

Le attività delle Rete Primo Marzo su Repubblica

mercoledì 26 febbraio 2014

Vladimiro Polchi su Repubblica on line del 25 Febbraio 2012 parla delle attività del prossimo primo primo marzo in Italia

http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2014/02/25/news/sciopero_immigrati-79592807/?ref=search

In piazza ancora il Primo Marzo

martedì 25 febbraio 2014

È iniziato il conto alla rovescia: sabato prossimo torna il Primo Marzo, quella che è ormai diventata un’occasione condivisa di mobilitazione dei migranti e degli antirazzisti.
Questo appuntamento, nato per iniziativa di persone qualunque, non legato a partiti e/o sindacati, cresciuto rapidamente attraverso la rete, è nato in un momento in cui l’Italia stava, in un certo senso, anticipando il vento di cambiamento delle “primavere” del 2011. Nel caso specifico era stato sufficiente che quattro giovani donne beatamente ignote alle cronache proponessero uno sciopero degli stranieri, una giornata senza di noi, il Primo Marzo, per fare unire autoctoni e immigrati e portarli nelle piazze. Insieme. Con e nella consapevolezza che la battaglia per i diritti dovesse riguardare tutti: perché i diritti o sono per tutti o non sono per nessuno. In Italia un cambiamento culturale era in atto. Non imposto, non gestito, non controllato dall’alto. Un cambiamento voluto e sentito per il bisogno di rispondere, uniti, all’odio dilagante che da anni veniva distribuito e propagandato da una certa politica e da certi opinionisti, nell’indifferenza o la timida protesta di altra politica.
I movimenti e le iniziative di quel periodo non avevano un leader, non avevano un mandante, non avevano regia. La gente si incontrava, si confrontava, si organizzava. Per  uscire dall’emergenza e dalla solitudine. Senza chiedere il permesso, senza chiedere.
In questo clima (che oggi sembra lontanissimo) sono fiorite molte iniziative. Una di queste è stato il Primo Marzo che, dopo la grande eco della prima edizione, ha continuato ad esistere anche se mediaticamente molto più defilato, e adesso è alla sua quinta edizione. Poche settimane fa la Rete Primo Marzo si è data una nuova portavoce e ha quindi lanciato l‘apello per questa edizione. In calendario ci sono molte iniziative, alcune coordinate, altre indipendenti: tutte sono comunque accomunate dalla condivisione di alcuni valori fondamentali: l’impegno contro il razzismo, la difesa dei diritti per tutti, la valorizzazione della mixité, l’elaborazione di proposte concrete per migliorare e/o riformare le leggi sull’immigrazione in vigore in Italia.
A seguire alcuni degli appuntamenti in calendario:
Milano: DIRITTI PER LE/I MIGRANTI = DIRITTI PER TUTTE E TUTTI
Manifestazione cittadina  dalle ore 14.30 piazzale Loreto/angolo viale Padova
Monza: Vite in scadenza; presidio animato sui permessi di soggiorno in largo Mazzini dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Pavia: In piazza della Vittoria dalle ore 18.00, manifestazione e presidi organizzato dall’associazione “Ci siamo anche noi”.
Occhiobello (Ro): “UN GIORNO SENZA DI NOI” diventa “UN GIORNO INSIEME A NOI”. Appuntamento piazza don Aldo Rizzo o piazza della chiesa, Occhiobello per la BIBLIOTECA VIVENTE! Qualunque immigrato, o chiunque sia a contatto con persone immigrate o emigrate (un fratello, un parente, un amico) può raccontare la propria esperienza e trasformarsi in un libro!
Genova: Nuovi poeti letterari d’altrove: sette voci per un gioco letterario. Conducono Max Ponte, Roberto Marzano, Bruto Rullo a cura di Murazzi Poetry Slam – Torino. Ore 17.15, Stanza della poesia Palazzo Ducale
Modena: Ore 11.00 Flash mob organizzato da Critical City, in piazza della Torre; ore 17.30 Seminario “Diritto di parola in tutte le lingue del mondo” a cura del Gruppo Studiare Studiare Studiare alla Palestra ex Macello; ore 21.00 Spettacolo teatrale “questo è il mio paese! Io aiuto” a cura della Compagnia Teatrindifesi alla Palestra ex Macello
Nonantola (Mo): Corteo “carnevalesco” pomeridiano nelle vie del centro con bande musicali, cori e danze. Partenza dalle 17:30 in piazzale del Vox.
Imola: CON – CORRERE camminata/parata per promuovere la cittadinanza attiva e la salute mentale come diritti di tutti. Percorso costellato di interventi. Dalle ore 16.00 Partenza da via Caterina Sforza n. 3, Camminata nel centro storico. Arrivo in piazza Caduti per la Libertà con una sosta finale per un “microfono aperto”, occasione di confronto e testimonianze
Bologna: Primo marzo dei/delle migranti: manifestazione cittadina partenza ore 15.00 da piazza dell’Unità, promosso dal coordinamento immigrati e incentrato sulle vertenze messe in atto dai lavoratori della logistica
Firenze: Presidio in piazza dei Ciompi con interventi di varie realtà del mondo associativo sui diritti dei migranti; parteciperanno: Altro Diritto, Asgi, Cgil, Medu Anpi e Saverio Tommasi, LeMusiquorum. Promosso da Comitato Primo Marzo di Firenze, Rete Antirazzista e Prendiamo la Parola
Montevarchi (Ar): Presso la Biblioteca Comunale di Montevarchi (in via dei Mille, 7) si svolgerà una lettura della “Carta di Lampedusa”, a cura di “Diesis Teatrango” in collaborazione con le associazioni di cittadini stranieri attive nel territorio
Campobasso: Ore 18.30 piazza Municipio, incontro con i migranti ed i cittadini (musica, testimonianze e volantinaggio); ore 20.00 Auditorium ex Gil, concerto con l’Alexian Group. Organizzato dall’associazione Primo Marzo Molise
Foggia: Manifestazione nel centro cittadino. A conclusione serata cinema-apericena sul tema dello sfruttamento presso il centro Cose – Cultura. Occupazione, Società, Educazione
Palazzo San Gervasio (Pz): ore 10:00 Sit-in al Cie di Palazzo San Gervasio organizzato dal Osservatorio Migranti Basilicata
Niscemi (Cl): manifestazione NO MUOS diretta alla base di contrada Ulmo
Palermo: La giornata dell’orgoglio di essere migranti. Incontro con interventi, testimonianze, esibizioni artistiche al liceo classico “Vittorio Emanuele II” in corso Vittorio dalle ore 09:00 alle ore 13:00
Francesca Materozzi

Primo marzo a Nonantola (MO)

Nonantola (Mo) corteo con la banda musicale, e i cori : uno formato da "anziani" e uno formato da ragazzi stranieri ed italiani. canteremo canzoni e danzeremo...
appuntamento alle 17.30 nel piazzale davanti al Vox

Primo Marzo a Palermo

La giornata del Primo Marzo, giunta nel 2014 alla V edizione, si è consolidata come un appuntamento per rinnovare l’impegno e la lotta per i diritti, contro il razzismo, le frontiere e lo sfruttamento. Una mobilitazione che da alcuni anni unisce migranti ed autoctoni per affermare la dignità dell’essere umano, il diritto alla libera circolazione e quello di scegliere liberamente dove risiedere, il valore del meticciato è il diritto di cittadinanza.

Giusto Catania Assessore alla Partecipazione con delega all’immigrazione
Adham Darawsha Presidente Consulta delle Culture
Stefano Edward referente Giovani Tamil Palermo
Yohaness Gebremesklel Insegnante
Bijuo Nzirinane Presidente Sicil Africa Students
Mabel Kubo SUCCES
Moderatore Yodit Abraha referente Primo Marzo Gruppo Palermo

Vi saranno inoltre testimonianze ed esibizioni artistiche con

Sonia Jerbi Cantante
Ragazzi di Santa Anna RAP
I Ragazzi dell’Ass. ALFANA’ lettura di poesie Arabe/italiane
Gruppo Maurituis Balli tradizionali
Comunità Tamil Balli tradizionali


Mostra fotografica “ Diritto di Cittadinanza” a cura di Giovanna Di Miceli
Direttore Artistico Giuseppe Di Bartolomeo

PRIMO MARZO POETRY SLAM a Genova

lunedì 24 febbraio 2014

Evento poetico nella giornata nazionale per i diritti dei migranti, un gioco letterario dedicato ai "nuovi poeti italiani d'altrove", seguirà un documento con biografie e poesie.
Col patrocinio del Centre de Recherches Italiennes dell'Università Paris Ouest, slam nell'ambito del campionato LIPS - Lega Italiana Poetry Slam,

Poeti presenti:

Maria Candelaria Romero,
Sarah Zuhra Lukanic,
Mbouenda Mbogne Wilfried,
Nader Ghazvinizadeh,
Ivan Figueroa,
Wiliam Farnesi
,
Jo Nida Prifti,
A cura di Murazzi Poetry Slam / Torino
Conducono Max Ponte, Roberto Marzano, Bruno Rullo
Info: pontemx@gmail.com

potete trovare alcuni dei testi a questo link

http://issuu.com/maxponte/docs/primo_marzo_poetry_slam_-_genova_1

Il Primo Marzo a Foggia

Nell’ultimo ventennio la provincia di Foggia è diventata città di frontiera per migliaia di migranti di tutto il mondo e i conflitti sociali legati al fenomeno delle migrazioni si sono aggiunti a quelli già esistenti. Lo sfruttamento, il lavoro nero, il caporalato, il sotto-lavoro e, in moltissimi casi, la schiavizzazione dei migranti, si devono a una mentalità diffusa nel mondo imprenditoriale –del grande e del piccolo datore di lavoro- che non risparmia gli autoctoni.  
Come in tutti i territori di frontiera colpiti da gravi problemi sociali ed economici, (si pensi a Palermo o a Napoli), anche nella provincia di Foggia, sono tanti i migranti e gli italiani che condividono la medesima situazione di disagio. Molti migranti sono soggetti a forme di illegalità, ricatti, minacce che molti italiani sono abituati a sopportare da anni. Ad oggi, possiamo individuare nella provincia di Foggia meccanismi di corruzione di vario genere: un migrante appena arrivato da queste parti, mediante una catena clientelistica, può ottenere un plico contenente al suo interno contratto di locazione, contratto di lavoro e permesso di soggiorno, pagando dai 3.000 ai 10.000 euro, secondo l’andamento della borsa nera, mentre molti migranti lavorano in condizioni disumane. Questo meccanismo ricalca quello già adottato dagli autoctoni, come ad esempio l’acquisto di posti di lavoro e/o di contratti fasulli per ottenere il sussidio di disoccupazione.  
D’altra parte, i conflitti legati al fenomeno delle migrazioni non concernono soltanto la questione del lavoro, ma anche le problematiche dell’istruzione, delle pari opportunità, della prostituzione, dei matrimoni bianchi, e quindi della condizione delle donne e dei bambini migranti.
Bisogna dire, e dirlo con determinazione, che le tante, diverse e incalcolabili situazioni drammatiche, sono favorite da una cronica inerzia da parte delle autorità competenti nel garantire i controlli necessari e le forze politiche locali nel realizzare le politiche sociali adeguate. Sebbene negli ultimi anni si sia assistito a una crescita di coscienza di tali problematiche, e in special modo da parte del mondo associazionistico e cooperativistico, c’è ancora molto da fare.
Per questi motivi, alcuni attivisti del mondo del volontariato hanno accolto con entusiasmo l’appello della Rete “Primo Marzo–Sciopero degli stranieri” (v. allegato) alla mobilitazione nazionale, invitano alla riunione organizzativa della manifestazione a Foggia, quanti, come singoli e/o come gruppi organizzati, hanno a cuore l’ideale di una società in cui la convivenza tra migranti e autoctoni possa realizzarsi nel segno di un percorso comune, pacifico, verso la dignità umana.   
L’incontro si terrà nella sede del “Centro C.O.S.E. -Cultura Occupazione Società Educazione”, in via del Salice 45, nei pressi della scuola Nicola Parisi, di fronte al centro polivalente per anziani Palmisano, Martedì 25 febbraio, a partire dalle 19.30. Saremmo lieti di poter accogliere almeno un portavoce di ogni organizzazione.
Per il primo marzo, tra le varie proposte c’è quella di un “pacifico” raggruppamento davanti al pronao della villa comunale o quella di corteo per il centro cittadino con varie pause (stazione ferroviaria, villa comunale, zona pedonale, provincia, prefettura), e l’idea che ogni manifestante indossi una maglia e/o una bandiera di una nazionalità qualunque. Naturalmente non possono essere ammesse bandiere e simboli di partiti e movimenti politici in competizione per le imminenti elezioni. Sono invece graditi fischietti, striscioni rivendicanti i “diritti e la dignità per tutti”, volti dipinti di nero, slogan da cantare insieme, ecc.
Purtroppo i tempi sono brevi.
In serata, il centro COSE, sito nei Quartieri Settecenteschi, a meno di “cento passi” dalla sede di “Casa Pound”, vorrebbe organizzare un aperi-cena con cous cous + film rappresentativo, eventualmente “Là-bas –Educazione criminale”, ispirato alle tristi vicende di Rosarno nel gennaio 2010, a seguito del quale è nato il movimento “Primo Marzo 2010 –Sciopero degli stranieri”. Se qualcuno sapesse devo reperire questo film, sarebbe gentile se ci informasse. 
Ogni altra proposta è benvenuta.
Chi non potesse venire e volesse però collaborare alla diffusione, può stampare il volantino dell’iniziativa locale apponendo il proprio logo o denominazione e la formula “PRIMO MARZO –Sciopero degli stranieri”, e l’appello del PRIMO MARZO, oppure creare e diffondere un proprio volantino di adesione alla manifestazione, dandocene comunicazione.

Ci interessa creare una prima occasione per un cammino comune di migranti e italiani nella provincia di Foggia, i cui conflitti sono noti a tutti, e nella più ampia rete nazionale e comunitaria.

Primo Marzo Antirazzista a Firenze

Vi aspettiamo sabato 1 Marzo alle ore 16:00  
in Piazza dei Ciompi,
Loggia del Pesce, 
per dire NO al razzismo, per i diritti di tutti e di tutte 

Primo Marzo 2014: siamo tutti sulla stessa barca.
In questo 2014 scenderemo in piazza per la quinta volta, sempre il 1 di marzo, per rinnovare l'impegno con cui quotidianamente contrastiamo l'ingiustizia e la precarietà che oramai sono diventate parte integrante della vita di moltissimi migranti che si trovano a passare dal nostro Paese.Se questi temi sono riusciti a farsi spazio sui media nazionali sfruttando l'onda di indignazione seguita alle tragedie a cui abbiamo assistito a Lampedusa e nei CIE ancora aperti, ancora in pochi purtroppo, hanno una reale concezione di cosa significhi essere migrante, oggi, in Italia.Essere migrante oggi in Italia significa dover fare i conti con una legislazione che continua a criminalizzare la clandestinità, facendo di un reato una condizione di un essere umano invece che un'azione; significa doversi arrangiare con lavori sottopagati che fino a poco tempo fa molti italiani avrebbero rifiutato; significa non avere supporto né aiuto da parte delle istituzioni.Con l'incidere sempre più forte della crisi economica e con l'applicazione delle politiche di austerity, di cui gli ultimi governi italiani si sono fatti fieri fautori, le condizioni di chi vive in Italia stanno rovinosamente precipitando. L'emergenza abitativa esplosa in molte città, tra cui anche Firenze, vede uniti nello stesso tentativo di migliorare la propria posizione italiani ed immigrati. E lo stesso accade sempre più spesso nel mondo del lavoro: la selvaggia liberalizzazione contrattuale ed il progressivo smantellamento della rete di diritti a tutela di chi lavora hanno portato ad un sempre più frequente ricatto dei lavoratori. Contratti inconsistenti all'insegna della precarietà, salari irrisori che alle volte non arrivano a 3 euro all'ora e la consapevolezza del fatto che alle proprie spalle c'è una fila immensa di persone disposte a sostituire chi dice no hanno unito i lavoratori di molti settori, in particolare della logistica.Quello che ci preme sottolineare è come l'immigrazione, oggi, non possa più essere vista come una questione a sé stante: le difficoltà e l'abbassamento della qualità della vita sono andati a colpire in maniera più forte i soggetti più deboli della società. Solo unendo le forze e capendo che non possono esistere davvero giustizia ed equità se non sono per tutti, avremo qualche speranza di realizzare una società diversa. Alla fine, siamo tutti sulla stessa barca.In vista della manifestazione nazionale per i diritti dei migranti prevista per sabato 18 ottobre 2014 a Roma, ci vediamo sabato 1 marzo 2014 dalle ore 16.00 in Piazza dei Ciompi a Firenze. Oltre a spettacoli e musica, interverranno: Altrodiritto, A.N.P.I., ARCI, ASGI, CGIL, Medu, Prendiamo la parola e dei rappresentanti dei richiedenti asilo.
Associazioni promotrici: Primo Marzo, Prendiamo la parola, Lega antirazzista

Primo marzo a Monza


Sabato primo marzo presidio in Largo Mazzini nel centro di Monza, dalle 15.00 alle 17.00.

Vite in scadenza: quelle di molti migranti che si vedono revocare i titoli di soggiorno con grave rischio di ritornare in situazione di irregolarità.

Momento pubblico di informazione, testimonianza, teatro di strada


Un assordante silenzio


Il silenzio che incombe sulla scelta del nuovo governo di eliminare il ministero per l' integrazione è assordante.
Quel ministero è necessario, anzi, andava rinforzato con risorse e mezzi. Per quanto mi riguarda questa scelta la dice lunga sulla posizione del nuovo governo rispetto al tema dell' immigrazione e dell' antirazzismo.
La lega esulta e noi non possiamo stare in silenzio. Dobbiamo continuare a dire a gran voce che i diritti per tutte e tutti non sono in discussione e continuare a vigilare e fare delle proposte alternative per un' Italia accogliente, inclusiva, solidale che riconosca il valore di ciascun essere umano e la ricchezza dell' immigrazione in termini culturali, sociali, economici. Questo Primo Marzo è già una buona occasione per esprimere il nostro dissenso e le nostre proposte ad un governo che ha tolto un ministero che riteniamo non solo utile,ma necessario.
Buon lavoro a tutte e tutti,
Elisa Cesan

Primo Marzo a Montevarchi

Sabato Primo Marzo 2014 presso la Biblioteca Comunale di Montevarchi (in via dei Mille, 7) si svolgerà una lettura della "Carta di Lampedusa", a cura di "Diesis Teatrango" in collaborazione con le associazioni di cittadini stranieri attive nel territorio, introdotta da Nicola Mugnai di "Libera Coordinamento Valdarno" e accompagnata dal chitarrista Alberto Gabbrielli. Seguiranno gli interventi degli Assessori Pierluigi Fabiano e Giovanni Rossi del Comune di Montevarchi che hanno organizzato l'iniziativa.

Primo Marzo a Milano

DIRITTI PER LE/I MIGRANTI = DIRITTI PER TUTTE E TUTTI
Manifestazione cittadina a Milano - 1 marzo 2014
ore 14,30 Piazzale Loreto/angolo viale Padova

Il 1 marzo è diventato uno degli appuntamenti simbolo dell’antirazzismo.  Anche quest’anno vogliamo ribadire a gran voce che garantire i diritti dei e delle migranti vuol dire garantire i diritti di tutta la società.
Solo insieme, migranti ed autoctoni, possiamo rispondere al clima di razzismo e di paura, che alcuni esponenti di istituzioni, partiti politici o mass media vogliono affermare nel paese.

Solo insieme possiamo costruire una risposta alla crisi e a chi fomenta la guerra tra poveri facendo crescere la solidarietà per rendere concreto il sogno di una società di convivenza, in cui tutte le persone possano godere degli stessi diritti, senza distinzioni basate sulle diversità.

Per ciò chiamiamo tutti e tutte a manifestare il Primo Marzo a Milano contro ogni forma di razzismo e per i diritti dei e delle migranti.

Vogliamo far risuonare per le strade di Milano le nostre richieste:
- La chiusura immediata dei Centri di Identificazione ed Espulsione
e la chiusura definitiva del Centro di via Corelli a Milano
- Una nuova legge sull’immigrazione
- Svincolare il permesso di soggiorno dal lavoro
- Il diritto di cittadinanza per le bambine e i bambini nati e/o cresciuti in Italia
- Il diritto di voto per i/le migranti che risiedono in Italia
- Il diritto al lavoro per tutti e tutte come previsto dalla Costituzione e parità di diritti fra cittadini
- Il diritto al reddito per tutti e tutte
- Una legge per il diritto d’asilo e reali politiche di accoglienza
- No alla discriminazione nell'acceso ai servizi
- Garantire l'esercizio della libertà di culto

MILANO SENZA FRONTIERE
(ascolta lo spot radiofonico)

Facebook: https://www.facebook.com/1marzomilanosenzafrontiere

Per adesioni:
e-mail:stessabarcamilano@gmail.com

Primo Marzo a Modena

PRIMO MARZO: UNA GIORNATA SENZA DI NOI
Cosa accadrebbe se anche per un solo giorno tutti gli immigrati, a Modena, in Italia, in Europa e nel mondo intero incrociassero le braccia? Le nostre vite potrebbero procedere normalmente?
Da queste domande ha avuto origine la Giornata degli Stranieri, o Giornata Senza di Noi, che, nata in Francia nel 2009, si celebra ogni anno il 1° marzo.
A Modena il “Comitato della Rete Primo Marzo” si associa a questa celebrazione che vede nativi e immigrati “uniti nella stessa battaglia di civiltà” per il riconoscimento pieno della dignità e dei diritti per tutti gli esseri umani, come recita il Manifesto della Rete.
La Rete raccoglie idee, proposte, esperienze, progetti per una società dell’accoglienza, civile ed inclusiva, che combatta ogni forma di barriere, sfruttamento, razzismo, xenofobia e discriminazione. Chiede nuove leggi in materia di immigrazione e per garantire il diritto di cittadinanza, il rispetto dei diritti e la libera circolazione dei migranti, ma anche una corretta informazione su questi temi. Troppo spesso i media associano gli immigrati ai barconi di clandestini, ai problemi di permessi di soggiorno, di sicurezza e di posti di lavoro.
Proviamo, invece, a guardare alla realtà che ci circonda, ai successi e alla ricchezza che questi cittadini stanno portando alla nostra società, rinvigorendola e ringiovanendola, con forze nuove e fermenti innovatori .
La natalità è in lieve ma costante aumento a Modena, dove un neonato su quattro è figlio di migranti. Il 15% degli alunni delle nostre scuole è di origine straniera e le frequenta con buoni risultati e, nonostante la crisi e il terremoto, sono attive 68mila imprese aperte da non italiani. I circa 186mila residenti stranieri nella nostra provincia, di 130 nazionalità, in numero sempre crescente chiedono la cittadinanza italiana e sono qui alla ricerca di una loro identità e integrazione.
Il Centro Territoriale Permanente, la Biblioteca Delfini, il Museo Civico e la Casa delle Culture, fra gli altri, svolgono con esiti straordinari un’attività a vasto raggio e profondamente culturale nei suoi contenuti e fondamenti. Lo testimoniano progetti come “Storie di Santi, Eroi e Migranti” o “Una Storia Unica” o eventi come la mostra “Strade” che si potrà visitare fino all’8 giugno.
Da anni in città, questo intenso lavoro ha il delicato compito di promuovere l’integrazione dei migranti e preservare la loro identità distintiva attraverso l’insegnamento della “lingua del pane”, l’italiano, e il custodire e mantenere viva la “lingua del cuore”, la lingua madre.
Sui temi dei diritti umani e civili per tutti, sul valore dell’interculturalità e il rispetto di tutte le lingue madri verteranno le iniziative della giornata del Primo Marzo, organizzate dal Comitato della Rete di Modena. Il programma è consultabile sulle pagine Facebook del Comitato Primo Marzo di Modena e di agendER.
Sarà presente alla manifestazione, con i suoi pregevoli libri, la casa editrice SINNOS che, unica nel suo genere, si occupa di letteratura sui o dei migranti e si adopera per un’educazione alla cittadinanza consapevole e per la salvaguardia delle lingue e delle culture madri attraverso testi bilingui, corredati da preziose annotazioni linguistiche.

ALESSANDRA BINOTTI

CON - CORRERE - 1° Marzo a Imola

Camminata / parata per promuovere la cittadinanza attiva e la salute mentale come diritti di tutti
SABATO 1°MARZO A IMOLA DALLE ORE 16.00
Percorso costellato di interventi:
Partenza da Via Caterina Sforza n. 3
Camminata nel centro storico .
Arrivo in Piazza Caduti per la Libertà (sotto l’orologio) con una sosta fi nale per un “microfono aperto”, occasione di confronto e testimonianze




Primo Marzo a Campobasso

Il 1° Marzo 2014 a Campobasso l’Associazione Primo Marzo Molise organizza :

ore 18,30 Piazza Municipio incontro con i migranti ed i cittadini (musica, testimonianze e volantinaggio;
ore 20,00 Auditorium ex GIL concerto con l’Alexian Group (ingresso libero)


Santino Spinelli(ambasciatore dell’arte e della cultura Romanì nel mondo)  in arte Alexian é un Rom italiano residente a Lanciano in Abruzzo. E' nato a Pietrasanta(LU) il 21.07.1964, da Gennaro e Giulia Spinelli, ultimo di sei figli (cinque sorelle).
È musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista.
Ha due lauree una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e l'altra in Musicologia, entrambe conseguite all'Università degli Studi di Bologna. Insegna lingua e Cultura Romaní all'Università di Chieti. Con il suo gruppo: l'Alexian group" tiene numerosi concerti di musica romani in italia e
 all'estero.



fref=tshttps://www.facebook.com/pages/Associazione-Primo-Marzo-Campobasso/174347352761443?fref=ts

Abbiamo bisogno di un Ministero dell'Integrazione? SI

mercoledì 19 febbraio 2014


Il Ministero per l'Integrazione non solo è utile, ma necessario. L'immigrazione è composta da una serie di aspetti sociali, culturali, economici che vanno valorizzati perché arricchiscono il nostro paese e l’Europa e non ha senso che la maggior parte delle competenze in questo ambito siano delegate al Ministero degli Interni continuando a riproporre l’immigrazione in termini di minaccia securitaria o emergenza sociale. Ad oggi la società civile, nell’ambito dei diritti per i migranti, e quindi per tutte e tutti, ha fatto delle richieste alla politica che non sono rimaste inascoltate. Basta pensare alla volontà popolare che si è espressa con la proposta di legge sui diritti di cittadinanza, all' allargamento dell'accoglienza Sprar, al recepimento della direttiva europea n.33 del 26 giugno, i disegni legge sull'asilo politico per capire che è necessario che in Italia si possa e si debba parlare di questi argomenti non in termini di puro controllo e repressione ma in maniera costruttiva per un reale stato di diritto forte e coeso per tutte e tutti. 
L’immigrazione è una risorsa e in quanto tale sono necessari investimenti mirati e lungimiranti.
Questo lo possiamo fare se questo paese si doterà in maniera definitiva di un Ministero per l'Integrazione che possa usufruire delle effettive risorse economiche e capacità decisionali effettive.
Per questo come rete Primo Marzo chiediamo che tale Ministero non solo non venga messo in discussione ma bensì venga potenziato.


Elisa Cesan portavoce nazionale Rete Primo Marzo

sabato 15 febbraio 2014

Appello per un sit-in al C.I.E. di Palazzo San Gervasio in occasione del primo marzo 2014 , giornata di    sciopero generalizzato dei lavoratori immigrati.
  All'interno di un'Europa pensata senza frontiere si continua a innalzare muri, reti e filo spinato.
In un mondo che ha come carattere decisivo la migrazione globale – di capitali, di merci, d'idee e di persone – si riproducono frontiere, materializzate nei vari centri di detenzione per “migranti”. Sicurezza e respingimenti, cemento e reclusione, non sono più spiegabili attraverso il paradigma dello "stato d'eccezione".
Costruito nel 2011 su un terreno confiscato alla mafia par far fronte all'ENA, il C.I.E. di Palazzo San Gervasio diventerà CIET, poi chiuso, e nei mesi scorsi ne è stata annunciata la riapertura.
Questo, come gli altri luoghi di frontiera affini, attraverso le leggi che da vent'anni li producono, funzionano in molti casi da serbatoio di manodopera a bassissimo costo per il lavoro nelle campagne di tutta Italia, da Foggia a Boreano, da Rosarno fino a Saluzzo. Lo sfruttamento inumano dei braccianti migranti, l'assoluta precarietà abitativa, lavorativa, esistenziale che questi vivono sono legati da un filo rosso alla realtà detentiva, punitiva e liberticida che altri e altre migranti vivono quotidianamente nei vari centri di accoglienza, di cui i C.I.E. costituiscono l'esempio più aberrante e indegno (come dimostrano le docce anti-scabbia di Contrada Imbriacola, a Lampedusa e non solo).
Chiaro è che questo modello di governo della popolazione migrante irregolare è ormai strutturato e funzionale alle pratiche dell'economia neo-liberista, oggi globalmente dominante.
Lo sciopero dei lavoratori migranti vuole perciò mettere a fuoco quella che è la realtà italiana, europea e globale. La lavoratrice immigrata, come il lavoratore migrante, sono a tutti gli effetti parte integrante e attiva delle nostre società produttive. É solo lottando in favore di un'idea di cittadinanza realmente aperta e includente e fondata sull'universalità dei diritti che si può, nei fatti, rompere questa catena di sfruttamento e detenzione. La giornata europea di sciopero generalizzato dei lavoratori e delle lavoratrici immigrate coincide, così, con la battaglia per la chiusura definitiva dei vari centri di detenzione, identificazione ed espulsione, perché la libertà o la necessità di spostarsi, vivere e lavorare non deve essere rinchiusa, imprigionata, violentata e uccisa.
Chiediamo che i 2 milioni e 700 mila euro di soldi pubblici stanziati per la ristrutturazione del C.I.E di Palazzo San Gervasio vengano destinati a percorsi autorganizzati e autogestiti dagli stessi lavoratori agricoli, italiani e non!

Continua la lettura sulla pagina dell'Osservatorio Migranti Basilicata

APPELLO DELLA RETE PRIMO MARZO 2014

lunedì 10 febbraio 2014


La giornata del Primo Marzo, giunta nel 2014 alla V edizione, si è consolidata come un appuntamento per rinnovare l’impegno e la lotta per i diritti, contro il razzismo, le frontiere e lo sfruttamento. Una mobilitazione che da alcuni anni unisce migranti ed autoctoni per affermare la dignità dell’essere umano, il diritto alla libera circolazione e quello di scegliere liberamente dove risiedere, il valore del meticciato.
Il 2013 è stato un anno caratterizzato da eventi drammatici e dalla crisi economica: peggiorano le condizioni lavorative, aumentano precariato e disoccupazione. A trovarsi nella posizione più critica sono i soggetti più deboli e ricattabili. E la maggior parte dei migranti si colloca a pieno titolo in questa categoria, anche per effetto della legge sull’immigrazione in vigore, che continua a tenere legati permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
L’Italia è diventata per i richiedenti asilo un paese di transito, ma le sue frontiere, in molti casi passaggi obbligati per chi aspiri ad entrare nella Fortezza Europa, continuano a rivelarsi come luoghi di morte. La tragedia del 3 ottobre non è in questo senso che la punta dell’iceberg. Nonostante ciò, invece di instaurare corridoi umanitari, che consentirebbero ai profughi di arrivare nel nostro Paese in condizione di relativa sicurezza, vengono mantenuti gli accordi bilaterali esistenti per i respingimenti e i rimpatri, viene rafforzata l’agenzia Frontex, si stipulano altri accordi di cooperazione militare. Una legge organica sull’asilo, di cui tante volte è stata sottolineata la necessità, ancora non c’è. Gli accordi di Dublino sono stati modificati in peggio, senza intaccare il principio per cui il richiedente asilo dovrà permanere nel primo Paese dell’Ue in cui sarà identificato, a prescindere dai suoi progetti di vita, dai suoi legami e dalla sua volontà.
Il sistema Cie, unanimemente riconosciuto come disumano, costoso e persino incapace rispetto agli scopi assegnati, rimane in vita, sebbene giorno dopo giorno, l’implosione di vari centri, abbia portato a una riduzione di quelli operativi. La tanto attesa nuova legge sulla cittadinanza, che dovrebbe contemplare il passaggio dallo ius sanguinis allo ius soli, non c’è ancora. Di quella per riconoscere il diritto di voto amministrativo agli immigrati non si parla più. Eppure erano entrambe proposte di legge popolare a cui si era arrivati attraverso la campagna “L’Italia sono anch’io” con centinaia di migliaia di firme.
Il ministero affidato a Cécile Kashetu Kyenge ha rappresentato un segnale significativo che lasciava presagire una volontà di cambiamento. Ma va sottolineato che il disinteresse e l’inazione complessivi del Governo e del Parlamento sul tema immigrazione hanno fatto sì che ad oggi nel concreto poco sia cambiato.
Proposte interessanti continuano ad arrivare dalla società civile. Fra gli esempi il contributo della “Carta di Lampedusa”, e l’appello del comitato “Nella stessa barca” che ha come obiettivo una urgente grande manifestazione nazionale il 12 aprile. La giornata del Primo Marzo 2014 s’inserisce in questo percorso come tappa importante per il riconoscimento dei diritti dei migranti e il rispetto
della dignità di tutte e di tutti. E anche la Rete Primo Marzo tornerà a proporre una mobilitazione diffusa su tutto il territorio con varie iniziative e per chiedere:
1. Una nuova legislazione in materia di immigrazione.
2. La cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia.
3. Il diritto di voto amministrativo e regionale per stranieri residenti.
4. Instaurazione di corridoi umanitari. Legge sull’asilo politico. Accoglienza degna ed effettiva.
5. Pieno riconoscimento del diritto di ricongiungimento familiare più ampio e meno restrittivo.
6. Rispetto dei diritti dei lavoratori e lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo.
7. Libera circolazione; abrogazione degli accordi bilaterali di respingimento e rimpatri. Abolire dispositivi di monitoraggio e di controllo militari del mediterraneo come il Frontex.
8. Chiusura immediata di tutti i Cie.
9. Impegno per una informazione qualitativamente e formalmente corretta rispetto alle questioni che riguardano l’immigrazione.
Contro ogni forma di discriminazione e razzismo. Per una società meticcia e inclusiva che si rifaccia ai principi della Carta dei Migranti e della Carta di Lampedusa, Dichiarazione di Roma, nel quadro del rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.