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Napoli - Primo Marzo 2012

martedì 21 febbraio 2012


PRIMO MARZO 2012: MOBILITAZIONE CONTRO IL RAZZISMO ISTITUZIONALE E LA PRECARIETA’

Il razzismo istituzionale è stato definito come quel complesso di leggi, costumi e pratiche vigenti che sistematicamente riflettono e producono le disuguaglianze nella società. Se conseguenze razziste sono imputabili a leggi, costumi e pratiche istituzionali, l’istituzione è razzista sia se gli individui che mantengono queste pratiche hanno intenzioni razziste, sia se non le hanno”.
MacPherson Report

Il primo marzo è una giornata di azione contro ogni forma di “razzismo di Stato”.

Da ormai molti anni nel dibattito politico italiano l’immigrazione è diventato uno degli argomenti più discussi e una delle emergenze prioritarie. L’azione dello Stato si è sviluppata sotto forma di strumenti di controllo, più che di interventi volti a fronteggiare le esigenze della nuova convivenza, attraverso una legislazione sull’immigrazione poco attenta ai diversi percorsi di integrazione delle realtà locali e a attraverso un uso inefficace delle sanatorie e degli interventi delle forze dell’ordine. Le politiche di controllo e di sanzione dell’irregolarità godono di ingenti risorse finanziarie, mentre l’inserimento degli immigrati è considerato come investimento di secondaria importanza. In nome del mantenimento dell’ordine pubblico, l’immigrato diventa un potenziale nemico da tenere sotto stretta sorveglianza ed in condizione di totale incertezza circa la permanenza all’interno dello Stato.
La condizione migrante non è separata da quella di tutti gli altri, ma con la sua specificità mostra tendenze e dinamiche che coinvolgono tutti, in particolare sul terreno del lavoro. D’altro canto la condizione dei migranti è diversa da quella di tutti gli altri, perché solo per i migranti la precarietà e la crisi economica possono portare alla detenzione amministrativa e mette a rischio il permesso di soggiorno. Fuori da ogni retorica della solidarietà, quindi, riconosciamo che la clandestinità politica dei migranti e il razzismo istituzionale hanno reso tutti più insicuri. Per questo vogliamo scendere nuovamente in piazza assieme e allargare la mobilitazione contro una precarietà sempre più diffusa.

Per l’abrogazione della legge Bossi-Fini, del pacchetto sicurezza e la chiusura di tutti i CIE in Italia e in Europa;
  • Per la cittadinanza immediata ai bambini nati in Italia;
  • Per una regolarizzazione generale di chi non ha un permesso di soggiorno, senza truffe e senza produrre altre gerarchie, per l’emanazione di una legge organica sul diritto d’asilo;
  • Per il permesso di soggiorno per motivi umanitari per i rifugiati provenienti dalla Libia;
  • Contro la precarietà, e per un welfare non basato sullo sfruttamento e l’esclusione di alcuni;
  • Contro la repressione degli ambulanti;
  • Contro il permesso a punti e nuove tasse sul rinnovo del permesso di soggiorno;

Manifestazione Primo marzo 2012: Appuntamento alle ore 9,00 alla Piazza Garibaldi.

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