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Razzismo istituzionale:come e dove in Italia ed in Europa

lunedì 13 febbraio 2012


Il razzismo istituzionale è stato definito come quel complesso di leggi, costumi e pratiche vigenti che sistematicamente riflettono e producono le disuguaglianze nella società. Se conseguenze razziste sono imputabili a leggi, costumi e pratiche istituzionali, l’istituzione è razzista sia se gli individui che mantengono queste pratiche hanno intenzioni razziste, sia se non le hanno”.
MacPherson Report
Iniziativa promossa dalla rete primo marzo

Migranti e precari, insieme per la stessa causa
È semplicistico additare come «razzista» l’uomo che offende ed aggredisce un altro uomo solo perché lo sente «diverso», più difficile è cogliere leggi, procedure burocratiche e prassi amministrative che costruiscono e consacrano la disuguaglianza. Dare un nome alle cose serve a riconoscerle e a cambiarle.
Per questo, nell’ambito della movimentazione del terzo anno di sciopero degli stranieri, la rete I marzo intende riflettere sul tema lanciando il primo di una serie di appuntamenti in programma a Palermo, Napoli e Milano. Ricordiamo inoltre che il movimento Primo Marzo è stato uno dei convinti sostenitori della giornata mondiale contro il razzismo , il 18 dicembre, che ha mobilitato numerose persone in tutto il mondo adottando la carta mondiale dei migranti. S’inizia quindi sabato 18 Febbraio a Bologna discutendone con:
  • - Cécile Kyenge Kashetu - Portavoce nazionale primo marzo, Associazione Giù le Frontiere
  • - Clelia Bartoli - docente di "Diritti umani" nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Palermo
  • - Alessandra Ballerini – Avvocato ASGI
  • - Sara Saleri - European Alternative Italia
  • - Pap Diaw - ingegnere, rappresentante comunità senegalese di Firenze
  • - Mirco Pieralisi - insegnante, consigliere comunale Bologna.
  • - Giorgio Grappi e Sene Buz - Coordinamento Migranti Bologna
L’Italia è permeata di casi di razzismo istituzionale: un’insieme di leggi, procedure burocratiche e prassi amministrative che costruiscono e consacrano la disuguaglianza: tracciano una linea divisoria nella popolazione tra chi ha diritti e chi dispone solo di concessioni temporanee, tra chi ha piena cittadinanza e chi ne è escluso. Migranti, donne, precari, omosessuali, anziani, malati, emarginati: sono tutti vittime di una disparità sistemica. L’idea del primo convegno sul razzismo istituzionale è quella di condividere la denuncia di tali prassi per avviare un progetto culturale ampio capace di coinvolgere sia coloro che sentono lesi i propri diritti a causa della discriminazione istituzionale, sia le stesse istituzioni, per costruire assieme una riflessione comune che porti a mutare questo stato di cose.

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