“SUI MIGRANTI GOVERNO HA APPROCCIO REPRESSIVO”
Cécile Kyenge Kashetu, portavoce nazionale della Rete Primo Marzo in merito al provvedimento del Governo che estende la permanenza nei CIE dei migranti a 18 mesi.
“Ciò che sta succedendo in Italia sulle politiche dell'immigrazione è vergognoso e da condannare, in quanto lede fortemente i diritti fondamentali della persona. Di fronte al fallimento della politica migratoria del centrodestra, gli ultimi provvedimenti confermano le difficoltà del governo a individuare soluzioni per l’accoglienza dei migranti. Perseverano con l'approccio repressivo, nel tentativo disperato di riconquistare il proprio elettorato”.
“Ciò che sta succedendo in Italia sulle politiche dell'immigrazione è vergognoso e da condannare, in quanto lede fortemente i diritti fondamentali della persona. Di fronte al fallimento della politica migratoria del centrodestra, gli ultimi provvedimenti confermano le difficoltà del governo a individuare soluzioni per l’accoglienza dei migranti. Perseverano con l'approccio repressivo, nel tentativo disperato di riconquistare il proprio elettorato”.
"L'ultimo provvedimento del governo di trattenere i migranti nei CIE fino a 18 mesi, approvato prima dell'appuntamento della Lega Nord a Pontida, ci conferma che sono i migranti a pagare per i giochi di potere della destra. La vita dei migranti è diventata merce di scambio: si alimenta la guerra tra poveri, in un clima di crescente precarietà, invece di ristabilire le condizioni basilari di una vera convivenza civile”.
“I CIE, come tutte le strutture che ledono i diritti fondamentali della persona, andrebbero chiusi. Così hanno chiesto e chiedono milioni di cittadini da decine di stati, richiesta contenuta nella “Carta Mondiale dei Migranti”, elaborata a Gorée nel mese di febbraio 2011”.
“Sulla base delle situazioni vissute dai migranti nel mondo, la nostra ambizione è di far valere il diritto per tutti di circolare e stabilire liberamente la propria residenza sul nostro pianeta e contribuire a costruire un mondo senza muri”.
“Sulla base di principi contenuti appunto nella “Carta Mondiale dei Migranti”, sosteniamo le iniziative sul territorio che promuovono i nuovi diritti, nell’ottica di costruire un’ampia alleanza tra migranti e autoctoni, e denunciando ogni forma di discriminazione e in particolar modo il razzismo istituzionalizzato (come tutti gli ultimi provvedimenti del governo che rendono ricattabili i migranti, indebolendo la cittadinanza di tutti e tutte)”.
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