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Primo Marzo a Modena

lunedì 24 febbraio 2014

PRIMO MARZO: UNA GIORNATA SENZA DI NOI
Cosa accadrebbe se anche per un solo giorno tutti gli immigrati, a Modena, in Italia, in Europa e nel mondo intero incrociassero le braccia? Le nostre vite potrebbero procedere normalmente?
Da queste domande ha avuto origine la Giornata degli Stranieri, o Giornata Senza di Noi, che, nata in Francia nel 2009, si celebra ogni anno il 1° marzo.
A Modena il “Comitato della Rete Primo Marzo” si associa a questa celebrazione che vede nativi e immigrati “uniti nella stessa battaglia di civiltà” per il riconoscimento pieno della dignità e dei diritti per tutti gli esseri umani, come recita il Manifesto della Rete.
La Rete raccoglie idee, proposte, esperienze, progetti per una società dell’accoglienza, civile ed inclusiva, che combatta ogni forma di barriere, sfruttamento, razzismo, xenofobia e discriminazione. Chiede nuove leggi in materia di immigrazione e per garantire il diritto di cittadinanza, il rispetto dei diritti e la libera circolazione dei migranti, ma anche una corretta informazione su questi temi. Troppo spesso i media associano gli immigrati ai barconi di clandestini, ai problemi di permessi di soggiorno, di sicurezza e di posti di lavoro.
Proviamo, invece, a guardare alla realtà che ci circonda, ai successi e alla ricchezza che questi cittadini stanno portando alla nostra società, rinvigorendola e ringiovanendola, con forze nuove e fermenti innovatori .
La natalità è in lieve ma costante aumento a Modena, dove un neonato su quattro è figlio di migranti. Il 15% degli alunni delle nostre scuole è di origine straniera e le frequenta con buoni risultati e, nonostante la crisi e il terremoto, sono attive 68mila imprese aperte da non italiani. I circa 186mila residenti stranieri nella nostra provincia, di 130 nazionalità, in numero sempre crescente chiedono la cittadinanza italiana e sono qui alla ricerca di una loro identità e integrazione.
Il Centro Territoriale Permanente, la Biblioteca Delfini, il Museo Civico e la Casa delle Culture, fra gli altri, svolgono con esiti straordinari un’attività a vasto raggio e profondamente culturale nei suoi contenuti e fondamenti. Lo testimoniano progetti come “Storie di Santi, Eroi e Migranti” o “Una Storia Unica” o eventi come la mostra “Strade” che si potrà visitare fino all’8 giugno.
Da anni in città, questo intenso lavoro ha il delicato compito di promuovere l’integrazione dei migranti e preservare la loro identità distintiva attraverso l’insegnamento della “lingua del pane”, l’italiano, e il custodire e mantenere viva la “lingua del cuore”, la lingua madre.
Sui temi dei diritti umani e civili per tutti, sul valore dell’interculturalità e il rispetto di tutte le lingue madri verteranno le iniziative della giornata del Primo Marzo, organizzate dal Comitato della Rete di Modena. Il programma è consultabile sulle pagine Facebook del Comitato Primo Marzo di Modena e di agendER.
Sarà presente alla manifestazione, con i suoi pregevoli libri, la casa editrice SINNOS che, unica nel suo genere, si occupa di letteratura sui o dei migranti e si adopera per un’educazione alla cittadinanza consapevole e per la salvaguardia delle lingue e delle culture madri attraverso testi bilingui, corredati da preziose annotazioni linguistiche.

ALESSANDRA BINOTTI

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