1 Marzo 2012
BARI
Piazza Umberto
Dalle 16.30 alle 19.30
Il primo marzo, fortemente voluto dalle comunità
migranti, è divenuta nel tempo una giornata di mobilitazione non
autoreferenziale ma una giornata in cui il legame tra migranti e
lavoratori italiani si va sempre più rafforzando.
Riteniamo che in un sistema basato su nuove e
vecchie forme di sfruttamento i lavoratori migranti siano il primo
anello di questa catena pregna di precarietà ed esasperazione delle
dinamiche tra stato/pardrone/lavoratore. Il sistema, attraverso la
mandopera migrante, speriementa nuove forme di flessibilità e
precarizzazione del mondo del lavoro facendo leva sulla estrema
ricattabilità dei migranti regolari, e non, e sulla loro
invisibilità sui territori. Negli ultimi due anni i segmenti di
lotta migrante si sono rivelati inediti, mossi dalla necessità di
rendere visibile la propria condizione e rivendicare diritti abusati
e violati, sperimentando molteplici forme di protesta, pensiamo
all’occupazione della gru di brescia, alla rivolta di Manduria,
all’occupazione dei binari a bari palese. Proteste, represse e
criminalizzate dall’opinione pubblica e dal governo.
Porre l’attenzione sulle lotte migranti
significa non solo sostenere le proteste, leggittimarle ma anche contribuire a diffonderne le motivazioni reali ma anche promuovere la
possibilità che i percorsi di lotta possando intersecarsi.
Se solo migranti e italiani comprendessero fino
in fondo che l’attacco sferrato dai governi contro le fasce sociali
meno tutelate li pone nelle stesse condizioni di disperazione si
potrebbero intraprendere percorsi comuni di rivendicazione di
diritti. Questo scardinerebbe il razzismo culturale creando un fronte
unico di ribellione.
COME COLLETTIVO ANTIRAZZISTA INVITIAMO I
LAVORATORI E LE LAVORATRICI A PARTECIPARE ALLA GIORNATA DEL 1 MARZO
AL FIANCO DEI MIGRANTI E DELLE MIGRANTI PER METTERE IN DISCUSSIONE UN
SISTEMA CHE SOPRAVVIVE ALIMENTANDO DISCRIMINAZIONE.
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