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Bologna si prepara al Primo Marzo

venerdì 18 febbraio 2011

IMMIGRATI. BOLOGNA SI PREPARA ALLO SCIOPERO DEI MIGRANTI
IL 20 FEBBRAIO "GIORNATA SENZA PERMESSO" PER SPIEGARE LA LOTTA

(DIRE) Bologna, 18 feb. - "Una giornata senza permesso" per
preparare lo sciopero dei migranti dell'1 marzo. All'insegna
dello slogan "abbiamo fatto lo sciopero del lavoro migrante e lo
rifaremo", il Coordinamento migranti di Bologna si prepara a
riportare in piazza i lavoratori immigrati. E lo fa con una
giornata di avvicinamento, il prossimo 20 febbraio (dalle 10 alle
20 al circolo Katia Bertasi di via Fioravanti 22), pensata
soprattutto per spiegare ai migranti come scioperare. "L'anno
scorso in piazza c'erano 15.000 persone- spiega Babakar Ndiaye
del Coordinamento- quest'anno ne aspettiamo molte di piu'".
L'appuntamento per lo sciopero di quest'anno dovrebbe essere in
piazza Nettuno alle 15.30.
La principale novita', come spiega in una nota la portavoce
nazionale del Comitato Primo Marzo Cecile Kyenge Kashetu, e' che
quest'anno "diversi sindacati hanno gia' dichiarato la
disponibilita' ad assistere chi decidera' di scioperare, offrendo
la loro copertura; tra questi, la Fiom e l'Usi (Unione sindacale
italiana)". Il Coordinamento migranti di Bologna sta per questo
diffondendo un volantino con le informazioni pratiche su come
scioperare. "L'anno scorso- aggiunge Paola Rudan del
Coordinamento- molti hanno scioperato individualmente. Quest'anno
l'adesione di Fiom e Usi ci permette di dare copertura sindacale
a chi decide di partecipare allo sciopero". Per avere la
copertura sindacale i migranti possono rivolgersi ai delegati
della propria azienda o chiamare direttamente il Coordinamento
Come sempre, alla base dello sciopero
ci saranno la legge Bossi-Fini, il reato di clandestinita' e il
pacchetto di sicurezza. Insomma tutte quelle norme che, sommate
alla crisi economica, stanno rendendo molto difficile la vita dei
migranti. "La situazione e' molto peggiorata, ma questo e' un
motivo in piu' per scioperare- spiega Babakar- non vogliamo piu'
essere considerati solo quando lavoriamo e abbandonati quando
perdiamo il lavoro: dopo anni che siamo in Italia vogliamo far
valere i nostri diritti". Lo sciopero pero' non riguarda i
migranti. "Non e' uno sciopero 'etnico', come alcuni hanno detto-
prosegue Babakar- oggi sui lavoratori migranti si fanno dei
ricatti che poi verranno spostati anche sui lavoratori italiani.
Per questo l'1 marzo e' un appuntamento che deve riguardare tutti
i lavoratori". Alla "Giornata senza permesso" del 20 febbraio interverranno
migranti che hanno partecipato allo sciopero del 2010 (in arrivo
presenze da Brescia, Milano e dal Basso mantovano). Saranno
coinvolte anche le seconde generazioni con un'assemblea di
studenti italiani e stranieri. Fra i temi che verranno affrontati
durante la giornata, anche le rivolte che in queste settimane
interessano i paesi nordafricani, documentate con video e
testimonianze (la mattina alle 12). Per permettere la
partecipazione delle donne migranti, il Coordinamento ha
organizzato infine uno spazio giochi per i bambini.

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