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Pordenone contro la crisi e i licenziamenti etnici

martedì 22 febbraio 2011

L'appello del comitato Primo Marzo di Pordenone.

«Questa crisi è piena di ricatti ed ingiustizie. E non c’è ricatto più pericoloso in questo momento di quello che ci divide, ci separa, ognuno impegnato a risolvere da sé la sua condizione, sia essa imposta da un super-manager, dai tagli di una riforma, o dall’ingiustizia di una sanatoria truffa. Non c'è ricatto più pericoloso che, come fa il leghista Narduzzi – Capogruppo in Consiglio Regionale, proporre un licenziamento etnico per la ristrutturazione della Electrolux: via prima i lavoratori stranieri!
Certo, ognuno di noi vive una condizione diversa, particolare, da cui liberarsi.
Per anni quella dei migranti ci ha raccontato la storia di un ricatto costruito sulla vita e sulla morte di migliaia di persone, che minacciava di estendersi a tutti.
Oggi, guardandoci intorno, ci accorgiamo che il ricatto della crisi e della precarietà sono già il mare in cui tutti noi siamo immersi, ma soprattutto la comune sfida quotidiana da affrontare insieme.
IL PRIMO MARZO SARA’ UN’OCCASIONE PER FARLO: E NOI CI SAREMO!
Sarà l’occasione per ridare forza alle battaglie per la dignità, per il diritto di restare dove si è scelto di vivere, per il diritto a non migrare forzatamente, come dal Maghreb fino al cuore dell’Europa, stanno affermando milioni di persone: le migliaia di ricercatori non più disposti a fuggire, le migliaia di operai non più disposti a tacere, le migliaia di migranti che qui hanno scelto di vivere non disposti ad andarsene.
Per affermare il nostro orizzonte: il diritto di scelta, di decidere del nostro futuro.
I terreni su cui confrontarci sono molti, a partire dalle istanze poste con la sanatoria e per la regolarizzazione permanente, dalle contraddizioni aperte dalle direttive europee alla violenza della detenzione e dei respingimenti, dalla spinta a liberarsi dalla schiavitù e dallo sfruttamento del lavoro nero e sottopagato, alla battaglia contro i nuovi ostacoli proposti dall’accordo di integrazione e dalle norme che trasformano l’apprendimento della lingua da diritto a dispositivo di esclusione.
Il 1° marzo, vogliamo ritrovarci per cercare insieme la strada da percorrere, per tracciare insieme un orizzonte ed il cammino per raggiungerlo. Per confrontarci con le enormi trasformazioni in corso e le immediate istanze su cui misurarci, indisponibili a cedere al ricatto della divisione di chi ci chiede di barattare i nostri diritti o quelli di altri in cambio di un povero futuro.
Uniti contro la crisi, uniti contro il razzismo e lo sfruttamento
. Martedì 1° Marzo 2011 ore 20.30, Seminario sul lavoro, via Canaletto 4 (c/o Csv) Pordenone.

con le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria per affermare il diritto al lavoro per tutti».

Primo marzo 2010, strada interna san michele 1/B - Sacile

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