Si è conclusa ieri sera l’intensa giornata d’iniziative del 1° marzo; già la sera prima in un pub alla periferia di Cassibile abbiamo fatto proiettare il video di Insu Tv su Rosario, suscitando la viva partecipazione delle decine di migranti presenti.
La mattina del 1° marzo alle 5 abbiamo iniziato a volantinare, dove nonostante il buio decine di migranti si avvicinavano ai luoghi di reclutamento dei caporali. Alle 6 all’arrivo del furgoncino della Carovana dei diritti e di una decina di giovani del coordinamento catanese per un 1° marzo migrante, si è continuato a distribuire materiale informativo e ad affiggere alcuni manifesti lungo la via Nazionale. Nei capannelli con numerosi migranti si è verificata la drammaticità dell’assenza di un minimo d’accoglienza; tranne i migranti marocchini che trovano ospitalità (pagata salatamene) dai propri connazionali (oltre 300), che vivono stabilmente a Cassibile, quasi tutti dormono in cascinali abbandonati, senza luce ed acqua o in mezzo agli alberi.
In questo periodo si raccolgono soprattutto lattughe ed il salario oscilla da 40 euro per i marocchini a 30 per i migranti dell’Africa nera.
Quest’anno stiamo preparando il lancio della campagna “Io non assumo in nero” per l’acquisto di patate socialmente eque, facendo appello ai GAS ed all’associazionismo del consumo critico a sostenere la commercializzazione dei prodotti delle ditte che non assumono in nero. Questa campagna non può essere disgiunta dalla più generale mobilitazione per Uguale salario ad uguale lavoro, dato che bisogna combattere la differenziazione etnica dei salari e prevenire fratricide guerre fra poveri; inoltre la concessione del permesso di soggiorno a chi denuncia chi sfrutta il lavoro in nero ( prevista dalla direttiva europea 52 del 18/6/ 2009) può far aumentare fra i migranti la coscienza che collettivamente possono esprimere un potere contrattuale ed ottenere obiettivi concreti.
Nella mattina abbiamo partecipato al corteo a Siracusa, indetto dal locale comitato 1° marzo, nel corso del quale si è espressa una forte solidarietà alla parrocchia di Boscominniti ed a padre Carlo.
Nel pomeriggio a Catania in piazza Stesicoro si è formato un vivacissimo corteo con centinaia di migranti (e poche decine di catanesi), aperto dalle travolgenti percussioni di un locale gruppo senegalese, che per 3 ore ha coinvolto centinaia di passanti in via Etnea; alle 19 una delegazione ( con rappresentanti dei migranti senegalesi, palestinesi, afghani e della rete antirazzista, Arci e Prc) è stata ricevuta in Prefettura. Dopo oltre 1 ora di serrato confronto ci si è riconvocati per focalizzare situazioni specifiche, anche se oltre a questi tipi d’incontri bisognerebbe moltiplicare le mobilitazioni antirazziste.
La serata si è conclusa presso la chiesa battista, dove per alcune ore si è svolto il previsto incontro interetnico con musica, cibi e video su Rosarno e sulle lotte antirazziste in Sicilia.
In tutte le iniziative della giornata abbiamo lanciato la proposta di organizzare il prossimo 1° maggio un grande evento di rilevanza nazionale a Cassibile.
* Alfonso Di Stefano della Rete Antirazzista Catanese e referente di Primo marzo 2010 - gruppo di Catania.
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