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Padre Carlo è stato liberato

giovedì 18 marzo 2010

La notizia ci arriva da Massimiliano Perna del comitato di Siracusa e, per quanto riguarda me, che scrivo questo post, è la migliore possibile: «Padre Carlo è stato liberato, ero in chiesa quando è successo e ho potuto vederlo subito. E la felicità dei ragazzi è stata indescrivibile. Vi ringrazierà lui per la solidarietà ed il sostegno, ma lo faccio già io per lui. Il peggio è passato». E il diretto interessato, sulla sua pagina FaceBook, scrive: «Stasera è venuta la polizia penitenziaria a notificarmi l'ordine di scarcerazione. Si chiude il primo tempo di una partita tutta da giocare e che voglio giocarmi ! Un profondo grazie a chi mi ha tenuto a galla in giorni davvero tristi. Venerdì alle ore 9,30 ci sarà una conferenza stampa in cui penso di avere qualcosa da dire. Vi abbraccio tutti ! Vi abbraccio forte».
Padre Carlo, per chi non lo sapesse, è il nostro referente di Siracusa, un sacerdote di frontiera, che da vent'anni almeno è impegnato in prima linea nella difesa dei diritti dei migranti, nella convinzione che non può esserci pace senza giustizia e che la condizione del cristiano è in primo luogo quella dell'impegno incondizionato verso gli altri e soprattutto verso i più deboli (il resto è fuffa). Padre Carlo lo scorso 9 febbraio è stato arrestato con accuse piuttosto surreali, tra cui quella di avere organizzato in parrocchia una specie di racket per il rilascio di permessi di soggiorno. Senza passaggio di denaro, però. Come ebbe a scrivere Massimiliano stesso, si sarebbe trattato del primo caso di associazione a delinquere non profit. Comunque, con la storia dell'arresto Carlo si è sfangato la fatica del Primo Marzo. Adesso andremo da lui e lo "inchioderemo" alle sue responsabilità di referente e siamo sicure che ne sarà felice: Siracusa, con la zona di Cassibile (che potrebbe essere la prossima Rosarno) è uno dei punti più caldi d'Italia, uno di quelli dove ha molto senso concentrare il lavoro culturale del Primo Marzo, prima ancora di quello politico.

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