Il Comitato Primo Marzo si è costituito anche a Terni; vi chiediamo di aderire in vista delle iniziative future e di partecipare adesso alle manifestazioni di Roma e Perugia.
Questo è il nostro indirizzo mail: 1marzoterni@gmail.com
Il Primo Marzo in tutta Italia manifestiamo per dire NO al razzismo, al pacchetto sicurezza, ai CIE e ai ricatti; per dire SI ai diritti, al lavoro, alla libertà, alla dignità in una società multiculturale e più giusta.
La situazione italiana di oggi è diversa da quella di un anno fa e forse ancora più grave. Gli effetti della crisi si sentono sempre di più e colpiscono soprattutto i migranti: in migliaia rischiamo di perdere il permesso di soggiorno e chi ho non lo ha viene condannato al lavoro nero e rischia essere indicato come un criminale.
In questa situazione l’attuale Legge è inadeguata e ipocrita; non combatte la clandestinità, ma la crea. Per oltre 50.000 migranti, vittime della “sanatoria truffa”, non è stata trovata ancora una soluzione. Nel frattempo il Governo ha lanciato ancora una volta la “lotteria dei flussi”, che – sappiamo tutti – funziona come sanatoria mascherata. C’è anche in problema della cittadinanza: i giovani nati o cresciuti in Italia continuano a non avere una legge che riconosce loro i diritti. Inoltre, molti familiari (tra 18 e 65 anni), rimasti all’estero, non possono essere ricongiunti e, se presenti, hanno problemi ad avere l’assistenza sanitaria.
I migranti sono una forza, per motivi economici, sociali, culturali e politici. Con le tasse si contribuisce alle casse dello Stato. Senza i migranti l’assistenza alle persone, l’edilizia, l’agricoltura, le pulizie ed i trasporti si fermerebbero. Senza di noi l’intero paese sarebbe in una situazione peggiore di quella attuale.
Le rivoluzioni di piazza che stanno attraversando il Nord Africa ci dicono che c’è un’aspirazione alla libertà e alla dignità che non può essere fermata; la loro lotta parla del diritto di tutti a scegliere dove stabilire la propria residenza e di decidere del futuro della società dove vivono.
A Terni il 1° marzo 2011 alle ore 12.00 vi inviamo a fermarvi un minuto, ad incrociare le braccia, per riflettere e per pensare che se in quel minuto i migranti non ci fossero tutto si fermerebbe.
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