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Sbarchi a Lampedusa: fallimento delle politiche governative.

sabato 12 febbraio 2011

IMMIGRATI. KYENGE KASHETU: “SIAMO ALLO STATO D’EMERGENZA PERMANENTE. TOTALE FALLIMENTO DELLE POLICHE GOVERNATIVE”

Cécile Kyenge Kashetu, portavoce del movimento “Primo Marzo 2011 - Una giornata senza di noi”, in merito alla dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Consiglio dei Ministri.

“La decisione del Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato d’emergenza, testimonia platealmente il totale fallimento delle politiche del Governo sull'immigrazione e sulla politica estera”, così Cécile Kyenge Kashetu, portavoce del movimento “Primo Marzo 2011 - Una giornata senza di noi”, che continua: “Le rivolte in nord Africa sono iniziati ormai da più di un mese e mezzo. Il Governo italiano avrebbe dovuto prevedere che l'Italia - più di tanti altri paesi, in quanto porta via mare dell'Europa – avrebbe dovuto fronteggiare una situazione impegnativa in termini di capacità di accoglienza”.

“L'Italia non può permettersi di condurre una politica miope sul tema dell’immigrazione, così come non può permettersi di chiudere gli occhi di fronte alle evoluzioni della situazione internazionale, in particolar modo del bacino del Mediterraneo”.

“Poniamo alcune domande urgenti e pretendiamo delle risposte esaurienti dal Governo”, conclude Kyenge Kashetu, “Cosa comporterà il conferimento di pieni e discrezionali poteri ai prefetti ed alla protezione civile? Che fine faranno i migranti che arrivano in queste ore, a Lampedusa e lungo le coste italiane? Saranno spediti indietro nei paesi di origine? Oppure saranno abbandonati in mare al loro destino?”.

“In questo clima creato ad arte di emergenza permanente non possiamo non far notare che gli sbarchi in realtà non sono mai finiti, continuavano anche prima di oggi e di ieri e che il maggior numero d’ingressi di migranti in Italia non è via mare, bensì via terra”.

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