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Eccoti dunque... Lampedusa!*

domenica 21 febbraio 2010

Eccoti qua, Lampedusa!
Goccia di terra in mezzo a tanta acqua. Goccia di speranza in mezzo a un mare di guai.
Regina delle illusioni. Luce di tante falene.
Specchio di innumerevoli allodole.
Eccoti qua di fronte a me.

Pezzo d'Europa strappato all'Africa in qualche vicenda dimenticata della storia.
Porta dell'impero. Frontiera dell'opulenza.
Quante menti ti hanno sognata in mezzo al mare come l'ultima salvezza?
Quanti corpi bruciati dal sole e dal sale si sono trascinati verso le tue rive?
Quanti ti sono arrivati e quanti mai?


Destino terribile il tuo, Lampedusa.
Destino terribile quello di portare sulle tue magre spalle il destino di così tanti disperati.
Missione terribile quella di fungere da porta ad una fortezza così grande, così attraente.
8 mila abitanti e pochi ettari, in mezzo a due continenti.
Uno troppo ricco, l'altro troppo povero.
E tu, lì in mezzo, senza sapere cosa fare.

Oggi le tue carceri sono vuote. Oggi non si butta nessuno tra le tue braccia salvifiche.
Oggi l'impero ha deciso di sollevarti del peso dei dannati che ti cercavano come la salvezza... rimandandoli in inferno.
Le tue carceri sono vuote ma non mi sembri contenta.
Hai ripreso le tue funzioni di tranquilla isola per turisti spensierati, ma non mi sembri spensierata. Le tue baie hanno ripreso a cantare ma non mi sembri allegra.

Sul tuo porto, lussuoso, plana il fischio di cento vecchi pescherecci arrugginiti persi in mezzo all'immensità del mare.
In mezzo ai corpi abbronzati stesi sulle tue spiagge, giacciono i fantasmi di tanti naufraghi.
Eccoti qua! Hai tutto per esserlo ma non mi sembri felice.

Vedo un velo, leggero, quasi impercettibile, coprire il tuo sorriso commerciale.
Da simbolo della bontà, hanno fatto di te la roccaforte della cattiveria.
Ma la colpa non può essere tua.
Tu sei solo molto piccola e l'impero è troppo potente... troppo spietato.

Una goccia di terra in mezzo ad un mare d'acqua.
8 mila abitanti e pochi ettari, in mezzo a due continenti.
Uno troppo ricco l'altro troppo povero.
E tu lì in mezzo... Cosa hanno fatto di te?!

*di Karim Metref

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