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L'Italia vista dai bambini stranieri

domenica 21 febbraio 2010

L'Italia e gli italiani visti dai bambini immigrati. Un'antologia divertente, ma anche tenera, spiazzante e dolorosa, di pensieri raccolti in vent'anni di insegnamento da un maestro elementare, Giuseppe Caliceti di Reggio Emilia. "Italiani, per esempio" è il titolo del suo libro (dal 10 febbraio per Feltrinelli, pp 240, euro 14) nel quale le frasi dei bambini sono accompagnate da storie, testimonianze e riflessioni dell'autore e dei suoi alunni.
Il Venerdì in edicola con Repubblica dedica la sua copertina al tema del razzismo visto e vissuto dai bambini con
interviste ad esperti e servizi di Paolo Casicci, Emilio Marrese e Paola Zanuttini sugli sbarchi dei nuovi piccoli clandestini al porto di Ancona, sull'integrazione nella scuola primaria e sulla vita in strada a Roma di centinaia di minorenni stranieri senza tetto né famiglia.
Ecco una piccola antologia di frasi dei bambini stranieri.
Gli italiani, secondo me, alcuni, sono un po' troppo perfettini. Invece gli immigrati sono meno perfettini e si accontentano di più. (Ada, 10 anni, Camerun)


Oggi Carlo ha scritto sul mio astuccio: "Ti odio!". Io però non sono né offesa né felice perché ci sono abituata. (Vera, 9 anni, Albania)
Io qui in Italia sono nuova. Io prima avevo paura di non parlare, di non imparare. Poi non sapevo se le maestre e gli altri bambini e le bambine mi volevano o no. Ma dopo hanno fatto una festa per me, hanno detto il mio nome e insomma, adesso qui nella scuola in Italia sto benissimo. Adesso lo so che mi vogliono. Io lo so perché me lo dicono. Forse me lo dicevano anche prima, ma io non capivo bene.
(Laila, 7 anni, Egitto)
Una cosa che mi dà fastidio di alcuni compagni di classe italiani è questa: se loro mi regalano una palla e dopo un giorno dicono che non mi hanno regalato la palla e la riprendono. E dicono che io non ho capito bene. Ma io ho capito benissimo. (Jo, 10 anni, Repubblica Dominicana)
Loro sono persone italiane che il capo è un italiano. Lui alla tv parla un po' male perché è malato, ha la faccia
storta. Loro vogliono mandare via dall'Italia tutti gli uomini, le donne e i bambini non italiani. Oppure anche quelli come me che sono nata in Italia ma i miei genitori e dei miei fratelli e sorelle grandi no. Loro sono contro tutti tranne loro. Loro si chiamano Lega Nord e sono contro il Sud, l'Ovest e l'Est. (Naima, 11 anni, Marocco)
Italiani sono brava gente, però per me delle volte sono un po' troppo agitati. Delle volte loro urlano troppo, per esempio quando fanno gol alla partita. Loro sono bravi a cantare, ma non tutti. Poi a scuola alcuni bambini italiani ti vogliono baciare che tu non sai neppure chi sono.
(Sana, 6 anni, Albania)
Sono bassi, simpatici, allegri, sempre alla moda. Gli italiani assomigliano agli albanesi. (Vera, 9 anni, Albania)
Nessuno era mai la mia migliore amica, invece dopo è arrivata. Io ho capito che se vuoi diventare amica di una bambina italiana (o anche non italiana) tu non devi tirare dei sassi a lei. (Sheela, 6 anni, Sri Lanka)
Le mamme dell'Italia trattano i figli un po' da piccoli anche se sono più grandi, invece io ho capito subito che dovevo arrangiarmi da sola. (Olga, 11 anni, Togo)
Certe volte degli italiani, non dico tutti, sono un pochino arroganti. Cioè si sentono superiori, vogliono avere sempre ragione, si sentono i padroni del mondo solo perché i loro parenti sono italiani. (Dinkar, 11 anni, Sri Lanka)
Io dico sempre a mia mamma e anche a mio padre di imparare un po' meglio l'italiano per non farmi fare brutte figure, ma loro lavorano sempre e non imparano mai a parlare bene, per questo io delle volte mi vergogno a andare in giro con loro. (Vera, 10 anni, Albania)
Un bambino pensa che io ho la pelle così perché mi sono colorata con un pennarello. E se io lavo la mia faccia bene, dopo divento bianca. Ma alla fine fanno tutti le domande. Dicono: "Perché non ti scancelli?". Dicono: "Di che colore è il tuo sangue?". Dicono: "Veh, ma tu fai la cacca nera?". Dicono così perché sono piccoli, non sono
cattivi. Loro appena vedono la pelle un po' nera pensano che tutto è nero, ma non è così. Io non mi arrabbio, perché a loro la maestra deve ancora insegnare tutto, sono troppo piccoli. Poi io non ho mai visto una cacca bianca, nessuno la vede, non esiste! (Ines, 9 anni, Repubblica Dominicana)
Io ho capito che se tu impari a giocare e a sapere del calcio è più facile che i bambini in Italia sono miei amici perché in Italia tutti parlano sempre del calcio. (Tong, 8 anni, Cina)
L'Italia per me è come una casa. Ha il clima abbastanza caldo, solo che sulle Alpi non ha messo il riscaldamento.È una casa pulita, ma in alcune stanze e in cantina c'è disordine e sporcizia. Nella casa ci abitano persone un po' gentili e un po' meno. I pavimenti di questa casa li lava l'acqua del mare. (Tasneem,10 anni, Pakistan)
Per me se si amano fanno bene a sposarsi anche se lui è nero e lei è bianca, non vuol dire niente il colore, perché anche chi viene dall'estero è una persona, non un animale. Però il marito e la moglie si devono mettere d'accordo molto bene sul mangiare, sulla religione e sulla educazione dei figli, perché magari avevano delle abitudini diverse e perciò per mettersi d'accordo devono parlare un po' di più, altrimenti dopo ci sono dei casini e anche
dei litigi. Ma ci possono essere casini anche se la madre e il padre sono tutti e due italiani, infatti in Italia ci sono molti matrimoni non misti ma anche molti divorzi. (Kumari, 10 anni, Pakistan)
Mio fratello mi aveva detto che se lui vuole andare in discoteca, lui qui in Italia non può andarci. Non perché è piccolo, ma perché è straniero. Perché a Reggio Emilia e a Parma nelle discoteche a ballare ci vogliono solo degli italiani. Però se sei una femmina, una ragazza, ci puoi andare anche se sei marocchina. Ma solo se sei bella. (Omar, 11 anni, Marocco)
Io so fare il gentile perché mia mamma mi ha detto che se faccio il gentile forse dopo dei signori e delle signore italiane ti aiutano di più. (Roberto, 10 anni, Repubblica Dominicana)
Un mio amico italiano di questa scuola, che non dico il nome, lui dice sempre che lui non va mai ai ristoranti cinesi perché i cinesi mangiano i gatti. Io dico che non è vero e lui dice che a lui lo ha detto sua mamma, perché sua mamma aveva letto sopra un giornale italiano e sopra quel giornale c'era scritto così. Io non so proprio che giornali ci sono in Italia! (Tong, 10 anni, Cina)
Io sono nata in Italia, a Montecchio, però mia mamma e mio papà sono albanesi e anche io allora sono albanese.
Io ho fatto l'asilo qui, la scuola qui. Io vorrei chiedere al maestro due cose. La prima cosa è questa: io sono italiana o albanese o tutti e due? La seconda: ma io sono immigrata o no? (Vera, 11 anni, Albania)
Per me infatti l'Italia è proprio come io mi ero immaginato. Infatti è piena di cose bellissime ma anche di tanta spazzatura. (Azizi, 9 anni, Senegal)
In Italia ci sono due re: un re è Berlusconi, l'altro re è il Papa. Berlusconi comanda l'Italia, il Papa comanda gli italiani. (Lili, 9 anni, Cina)
Gli italiani sono americani, però sono nati in Italia, non in America, per questo parlano italiano. Quando io dopo vado tanto a scuola in Italia e imparo bene l'italiano però non divento americana, perché sono nata in Marocco, io sono araba, io sono marocchina. Io allora divento un po' italiana e un po' marocchina. (Faiza, 10 anni, Marocco)
Mia mamma delle volte dice sempre che a scuola io e i miei fratelli e le mie sorelle non dobbiamo mai parlare della nostra religione, allora io una volta avevo chiesto a lei perché e lei ha detto che è meglio di no perché gli italiani non capiscono la nostra religione. (Naima, 9 anni, Marocco)
Io non ho la pelle bianca, è vero, ma non ho neanche la pelle nera, perché la mia pelle è marroncina. I negri hanno la pelle nera e io non sono negro, sono arabo. Il colore della mia pelle è diverso da loro e un po' è diverso anche dagli italiani. Secondo me se il colore era nero per me era peggio. (Omar, 9 anni, Marocco)
In Italia invece i matrimoni sono molto raffinati, ma durano poco. (Laila, 9 anni, Egitto)
A me se c'è questa croce e basta non dà fastidio, se però c'è attaccato il morto mi sembra un po' brutto perché mentre mangi vedi sempre questo Dio che muore e per me non è una cosa bella. (Naima, 7 anni, Marocco)
Se tu sei nata in un paese e dopo vieni a abitare in un paese lontano, come me, ti senti un po' strana, ti senti un po' come se sei un neonato, perché tu sei già nato in Sri Lanka come sono nata io, però se vieni in Italia sai camminare, ma non sai parlare italiano, poi devi cambiare il modo di mangiare perché non trovi il nostro cibo. (Sheela, 9 anni, Sri Lanka)
Allora se dopo un italiano è stato in Francia, in America, in Polonia, in Cina, in Africa, in un altro posto del mondo, è giusto che dopo vengono tutti in Italia. Se sono in vacanza ma anche se non sono in vacanza. Anchese vogliono comprare una casa in Italia. Non possono? Per me possono. Altrimenti dopo il mondo come diventa? Un mondo obbligato? (Raja, 11 anni, Egitto)
In Italia ci sono uomini che odiano tutti gli altri uomini e donne e bambini venuti da fuori, ma soprattutto gli albanesi perché dicono che noi siamo ladri. Loro dicono così perché noi siamo più poveri. E uno ricco ha sempre paura di un povero, ha paura di essere rubato. Però non tutti i poveri e gli albanesi sono ladri, dico io. Altrimenti quanti ladri ci sono? (Genti, 8 anni, Albania)
Caro diario, oggi è bruttissimo essere in questa classe. Scommetto che se non ero albanese tutti sarebbero stati miei amici. Invece io adesso ho solo due amiche. (Sana, 11 anni, Albania)
Ci sono dei ragazzi italiani amici di mio padre che dicono: "Se ci sono troppi stranieri come te, questo non è più il nostro paese". Per me invece il paese è sempre uguale, perché i posti sono fermi, i paesi sono fermi. (Kumari, 9 anni, Pakistan)
Io ho i miei genitori che sono nati in Tunisia e io sono nata però in Italia, allora quale è la mia patria? Sempre l'Italia oppure è la Tunisia anche per me? Oppure tutte e due? Oppure nessuna patria? (Zahira, 11 anni, Tunisia)
Gli italiani per me sono abbastanza patriottici. I maschi, soprattutto. Perché quando c'è la Nazionale di calcio, se vince, loro vanno in giro per le strade con le macchine a fare casino con la bandiera dell'Italia perché ha vinto la partita. Una cosa che non ho capito è questa: e se perde? (Daniel, 11 anni, Albania)
I lavori più leggeri sono degli italiani perché sono arrivati prima in Italia. (Isham, 8 anni, Marocco)
I bambini non sono migrati in Italia, sono portati, perché li portano i loro genitori. Se era per me, io qui non ci venivo. (Sheela, 9 anni, Sri Lanka)
Certe volte io non capisco bene quella gente che dice tu sei albanese, tu sei indiano, tu sei italiano, tu sei rumeno. Cosa vuol dire? Io adesso sono qui, in Italia. (Damian, 10 anni, Romania)
I ragazzi italiani per me si credono i più furbi perché loro sono nati subito in Italia, hanno i genitori italiani, sono
stati fortunati, sono nati nel paese giusto. Perché hanno sempre il cellulare in mano. Perché hanno il piercing e i tatuaggi. Perché fumano già alle medie. Io non dico niente a loro, se loro sono felici a credersi furbi cosa posso dire io? (Nassor, 12 anni, Senegal)
In alcuni paesi dell'Italia secondo me ci sono le strade un po' sporche, poi c'è anche un po' di razzismo: lo sporco nei paesi più poveri, il razzismo nei paesi più ricchi. (Damian, 10 anni, Romania)
Io voglio dire al maestro che non voglio stare col banco vicino a lui tutto il mese perché io ho i miei amici preferiti. Io lo so che noi dobbiamo abituarci a stare con tutti, ma io posso avere le mie preferenze, no? Oppure non le posso avere? Non posso avere neanche un migliore amico? Io preferisco non stare col banco vicino a lui non perché è cinese, ma perché ci sono già stato tutto il mese scorso e lui sputa, calcia, mi fa cadere le matite, mi dà i pizzicotti. Anche se lui era italiano io non ci volevo stare. Poi io sono tunisino anche io, perciò in Italia posso essere razzista se lui è cinese? Non credo, perché siamo tutti e due stranieri. (Alì, 10 anni, Tunisia)
I razzisti sono persone che non vogliono bene alle persone che vengono in Italia e non sono nate in Italia e allora gli dicono: "Torna a casa!". Poi loro si credono più intelligenti, ma non è vero. (Nabil, 9 anni, Marocco)
Se però tutta la gente che è morta risorge, ci sono case per tutti? (Fatima, 10 anni, Tunisia)
Secondo me i bambini, se non sapevano che erano nati tutti in paesi diversi, era più facile andare d'accordo. Anche da grandi. (Damian, 10 anni, Romania)
Se tu mi chiedi se io sto bene in Italia io non so rispondere perché non ho ancora capito se in Italia, i bambini italiani, dico, le donne, i signori, mi vogliono oppure no, perché delle volte mi sembra che mi vogliono e delle volte invece sento della gente che dice di andare via e mi guarda storto e allora se non mi vogliono io non posso stare molto bene. Se per caso tu vai in un altro posto e non sono contenti che sei anche tu in quel posto, tu dopo come stavi? Bene o male? Non lo sai. (Manuel, 8 anni, Filippine)
Ci sono italiani di molti tipi: alti, bassi, biondi, bravi, cattivi. Come i cinesi. Però loro sono un po' ignoranti, non lo sanno. Loro pensano che tutti i cinesi sono uguali perché non hanno viaggiato come me. (Tong, 9 anni, Cina)
A Santo Domingo la gente si picchia di più, i più grandi picchiano i più piccoli e anche i grandi tra loro, però sei anche più allegro che in Italia, più rilassato, ti sfoghi di più, puoi anche cantare di notte e non viene subito la polizia come qui, perché qui siete più tristi anche se nessuno vi picchia. (Roberto, 10 anni, Repubblica Dominicana)
In Italia sono diverso io, perché è naturale, in Italia quasi tutti i bambini sono italiani, ma se un bambino
italiano viene in vacanza in Marocco è diverso lui, perché là quasi tutti i bambini sono arabi, nelle scuole arabe non ci sono i bambini italiani, neanche svizzeri, neanche africani, allora io dico: "Noi siamo tutti uguali e diversi, dipende solo dove sei nato e dove vai a abitare!". (Omar, 9 anni, Marocco)
Io non capisco bene perché tanti bambini italiani prendono una zucca per Halloween se Halloween è una festa americana e non italiana. Allora perché non fanno anche la festa del Ramadan? Solo Halloween? Solo perché a scuola noi impariamo inglese? (Milena, 10 anni, Albania)

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